Prosegue Novara Jazz 2025

Dal 5 all’8 giugno il secondo weekend con, tra gli altri, Tania Giannouli, la Supersonic Orchestra di Gard Nilssen, Collettivo Immaginario, Ståle Storløkken

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George Dumitriu (foto Emanuele Meschini)
George Dumitriu (foto Emanuele Meschini)

Dopo il successo fatto registrare dal fitto programma del primo weekend, torna tra il 5 all’8 giugno la XXII edizione di NovaraJazz Festival per la seconda parte del cartellone 2025.

Tra i paesaggi architettonici e sonori, incontri sorprendenti e un pubblico attento e partecipe, dal 30 maggio al 1° giugno questa manifestazione ha dunque animato il territorio novarese con un programma che ha intrecciato musica, cultura, natura e scoperta di diversi luoghi, sulla scia di una visione che da oltre vent’anni unisce tradizione e avanguardia. Dai racconti del giornalista e critico musicale Marcello Lorrai – che ha guidato il pubblico in un viaggio tra sperimentazioni e connessioni della scena olandese, avviando il focus sul jazz dei Paesi Bassi, tema centrale dell’edizione di quest’anno – all’intensità del violino solista di George Dumitriu fino al raffinato intreccio tra sassofono, chitarra e batteria del trio Doronzo/Moor/Remigi, qui presente con il progetto Futuro Ancestrale. E ancora, dall’avant-jazz elettroacustico dei Raw Fish all’unione tra musica e sostenibilità rappresentata dalla biciclettata “Tappa Jazz!”, realizzata in collaborazione con FIAB e che ha coinvolto il duo di sax contralto e tromba SIMONI:TEOLIS, fino al tramonto screziato di poesia regalato dal progetto “Pietre” del contrabbassista Alessandro Fongaro, la prima parte di Novara Jazz 2025 ha avviato un programma denso e articolato, che trova il suo compimento nel prossimo fine settimana.

Raw Fish (foto Emanuele Meschini)
Raw Fish (foto Emanuele Meschini)

Già giovedì 5 giugno la musica ritorna ad invadere gioiosamente la città di Novara con Bandakadabra, una “fanfara urbana” dalla travolgente verve comico-teatrale a cui sarà impossibile resistere e guiderà il pubblico fino all’Arengo del Broletto, dove sarà protagonista la pianista greca Tania Giannouli, il cui concerto è preceduto dall’inaugurazione della mostra fotografica dedicata all’opera di Luigi Zanon “On The Road”, a cura di Luciano Rossetti e in collaborazione con Red Records.

Venerdì 6 ad aprire la serata sarà un progetto WeStart (il Centro di Produzione Musica del Piemonte Orientale) i Gogoducks, triangolo sonoro che esplora le relazioni tra musica, architettura e universi digitali in modo sempre innovativo, che saranno seguiti dall’imponente Supersonic Orchestra di Gard Nilssen, vera e propria all-star del jazz scandinavo dalla contagiosa musicalità.

Tania Giannouli
Tania Giannouli

Il weekend vero e proprio parte con la tradizionale musica dei migliori talenti dei conservatori del nord Italia, che abiteranno il centro di Novara con il NJ Street Jazz (che proseguirà fino a domenica), anticipato da un buongiorno fragrante al Biscottificio Camporelli in compagnia della voce e della chitarra di Simona Severini. A seguire, il giardino di Palazzo Natta ospiterà un quartetto che nasce nel cuore della “famiglia” Supersonic Orchestra, con Thomas Johansson, Guro Kvåle, Ingebrigt Håker Flaten e Hans Hulbækmo. Si prosegue con il duo di pianisti Chiavi d’Oro di quest’anno, vale a dire Aki Takase e Alexander von Schlippenbach, già ospiti in passato di NovaraJazz, che tornano a Palazzo Bellini per un recital che abbinerà i rispettivi recital solisti in una celebrazione della loro originalità. Il programma prosegue alle Mura Romane, con i Lord Kelvin e le loro sonorità che spaziano dal free-jazz al rock, per traghettarci al main stage del Broletto, mentre il sabato sera di NJF si accende con il progetto WeStart Collettivo Immaginario, ensemble che intreccia jazz, musica brasiliana, library music ed elettricità creativa e il Francesco Bearzatti “Post Atomic Zep”, dove l’approccio jazz del sassofonista italiano si spinge oltre i confini del genere, arrivando fino alla storia del rock con i Led Zeppelin.

Supersonic Orchestra
Supersonic Orchestra

Il programma di domenica 8 giugno propone l’occasione per riconnettersi alla natura più autentica della musica, attraverso la riflessiva profondità del solo, protagonista della giornata con Ståle Storløkken, specialista dell’organo liturgico alla Chiesa di San Giovanni Decollato; seguito da Silvia Bolognesi alla Galleria Giannoni, per il tradizionale momento che vede il contrabbasso protagonista insieme al quadro capolavoro dell'artista Filiberto Minozzi “Sinfonia del Mare”; e ancora dal sassofonista norvegese Kjetil Møster alla Chiesa del Carmine.

Ståle Storløkken
Ståle Storløkken

Dopo la presentazione di un altro dei nuovi progetti del Centro di Produzione Musica WeStart, il duo TooSeriouslyCommittedPeople – che propone un viaggio a 360 gradi tra mille sonorità al Museo di Storia Naturale Faraggiana - si arriva alla serata conclusiva al main stage del Broletto, che vede protagonsita la Scuola Di Musica Dedalo con la Dedalo Big Band Jazz Lab guidata da Wally Allifranchini, pronta a scaldare il pubblico e il palco per Davide Shorty, per chiudere il Festival in modo festoso e trasversale con il cantautore, rapper e producer che fa convivere la sua inconfondibile voce soul con sonorità innovative e melodie pervase da jazz e rap.

Programma completo e informazioni si possono trovare qui.

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