Cambio alla direzione del coro della Sistina
Il brasiliano Marcos Pavan nuovo direttore della Cappella Musicale Pontificia
Papa Francesco ha nominato Marcos Pavan direttore della Cappella Musicale Pontificia, più nota come Coro della Cappella Sistina.
Nato a San Paolo del Brasile nel 1962, Monsignor Pavan ha una solida formazione artistica e musicale, avendo studiato pianoforte, teoria musicale, tecnica vocale, canto gregoriano e direzione corale a San Paolo, New York, Solesmes e Londra. Nel 1998 è diventato maestro dei Pueri Cantores della Sistina, nel 2005 Benedetto XVI lo ha nominato cappellano del Sommo Pontefice, dal 2013 collabora con l’Ufficio delle celebrazioni liturgiche papali come direttore del Coro Guida “Mater Ecclesiae” e dal luglio 2019 era direttore ad interim della Cappella Sistina, dopo che il precedente direttore Massimo Palombella si era dimesso in seguito all’indagine aperta dalle autorità vaticane sugli aspetti economico-amministrativi di quella plurisecolare istituzione, in cui sono stati convolti il direttore amministrativo Michelangelo Nardella e lo stesso Palombella.
In conseguenza delle irregolarità riscontrate in tale indagine, Francesco I nel gennaio del 2020 ha deciso con un motu proprio di dare un nuovo assetto alla Sistina, ponendola all’interno dell’Ufficio delle celebrazioni liturgiche papali: di fatto una sorta di commissariamento. Una scelta, come ha spiegato il Papa, presa per custodire e promuovere «la prestigiosa eredità artistico-musicale prodotta nei secoli dalla Cappella», considerata «alto luogo di espressione artistica e liturgica a servizio delle solenni celebrazioni dei Pontefici».
Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche
Il 30 gennaio in diretta su Radio3 e in streaming su Rai Cultura, il giovane direttore austriaco con Truls Mørk solista al violoncello
In uscita il 24 gennaio la nuova registrazione dell’opera del compositore francese pubblicata da Bru Zane Label
News in collaborazione con Palazzetto Bru Zane
Con il titolo “Bizet, l’amore ribelle”, il ciclo di primavera presenterà la musica da camera ma non solo del compositore francese morto 150 anni fa