Performance biblica

Madrid: Moses und Aron secondo Castellucci

Recensione
classica
Teatro Real Madrid
Arnold Schönberg
09 Giugno 2016
Quando una regia si indirizza, determinata, verso una lettura concettuale di un libretto, che ripercorre i temi e i contenuti di un racconto biblico, si muove su una sorta di terreno minato di un universo simbolico denso di implicazioni e di ambiguità. L'impostazione di Castellucci riesce mirabilmente in questa impresa, dandoci un quadro intenso del conflitto, della personale visione di Schönberg, tra Mosé, Aronne ed il popolo ebraico, con una regia che si viene caratterizzando e, direttamente, imbocca la strada della 'performance'. Le scene si succedono come quadri, in una scenografia spoglia tra il bianco e il nero, di notevole impatto: il nastro di un registratore da cui emana la 'parola', così il tutto bianco della nebbia iniziale, il toro vero sulla scena, prima che fa capolino come un ologramma nel bianco di questa nebbia, poi imponente e mansueto, a dominare il quadro dei conflitti, anch'esso irrorato di quel liquido nero, simbolo di morte, perdizione, purificazione, che non risparmia nessuno dei personaggi. L'orgia resta sullo sfondo, i movimenti sono perfettamente calibrati, la danza estremamenete statica e stilizzata, esalta più che mai il carattere della musica di Schönberg. Una musica messa in primo piano da una conduzione musicale di pregio, da parte del direttore Lothar Koenigs, ricca di una timbrica orchestrale e del domino di una fraseggio, che nonostante la sua grande complessità, riesce ad essere intellegibile e di grande forza espressiva. Così come la prestazione del coro, vero protagonista dell'allestimento, di notevole colore espressivo, esplosivo, drammatico, decisamente partecipe dell'azione registica. Finanche le due voci protagoniste: un intenso e profondo Albert Dohmen in Mosè e Graham-Hall di notevole duttilità vocale de espressiva.

Interpreti: Moisés:
Albert Dohmen 
- Aarón:
John Graham-Hall 
- Una inválida:
Catherine Wyn Rogers 
- Un hombre joven:
Antonio Lozano - Un joven/Un joven desnudo:
Michael Pflumm 
- Otro hombre/Un efraimita:
Oliver Zwarg 
- Un sacerdote:
Andreas Hörl 
- Una muchacha/Primera virgen desnuda:
Julie Davies 
- Segunda virgen:
Beatriz Jiménez 
- Tercera virgen:
Anais Masllorens 
- Cuarta virgen:
Laura Vila 
- Seis voces solistas:
Pilar Belaval, Cristina Teijeiro, Beatriz Oleaga, Cristian Díaz Navarro, Manuel Rodríguez, John Heath 


Regia: Romeo Castellucci

Scene: Romeo Castellucci

Costumi: Romeo Castellucci

Coreografo: Cindy von Acker

Orchestra: Teatro Real

Direttore: Lothar Koenigs

Coro: Teatro Real

Maestro Coro: Andrés Máspero

Luci: Romeo Castellucci

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Puccini Dance Circus Opera: l’Orchestra della Toscana celebra il centenario della morte del compositore lucchese fondendo musica, teatro-danza e acrobazie circensi

classica

A Bologna si è conclusa con “La traviata” la trilogia verdiana prodotta dall’Orchestra Senzaspine: nitida direzione di Tommaso Ussardi e allestimento in stile “graphic novel” di Giovanni Dispenza.

classica

La Filarmonica Toscanini diretta da Enrico Onofri ha proposto pagine di Beethoven e Schubert, oltre a una “prima” di Daniela Terranova