La Toscanini tra grandi classici e nuove esplorazioni musicali
La Filarmonica Toscanini diretta da Enrico Onofri ha proposto pagine di Beethoven e Schubert, oltre a una “prima” di Daniela Terranova
Il programma proposto sabato scorso al Teatro Regio di Parma nell’ambito della Stagione concertistica 2024-2025 della Filarmonica Toscanini, ha proposto un percorso musicale capace di unire grandi classici e nuove esplorazioni musicali.
Diretta da Enrico Onofri, la compagine orchestrale ha presentato in apertura di serata il debutto di A Breath of Blue, A Veil of Ash, pagina commissionata dalla stessa Filarmonica Toscanini a Daniela Terranova, compositrice in residenza della Fondazione. Ispirata alla poesia di Emily Dickinson A slash of Blue, la composizione ha tradotto in musica l’essenza lirica dei versi della poetessa americana, che descrivono il cielo al crepuscolo e all’alba in immagini evocative.
«Ho voluto tradurre quei versi senza ricorrere a immagini figurative – spiega la stessa Terranova – ma creando texture sonore che variano in densità e consistenza, come nuvole in costante trasformazione. Il titolo stesso evoca colore e movimento: il “respiro di blu” allude all’apertura e alla vastità, mentre il “velo di cenere” suggerisce una sfumatura di mistero, come un cielo che si addensa o si dissolve». Sotto la direzione attenta di Onofri, la partitura ha rivelato uno sviluppo focalizzato su un’elaborazione motivica tendenzialmente statica, ravvivata da variegati tracciati melodico-armonici che si muovevano sottopelle. Un fluire sonoro plasmato attraverso un flusso musicale misurato nel quale le terse campiture timbrico-strumentali si contrapponevano senza soluzione di continuità, alternando al flusso di trasparenze cangianti alcuni momenti dinamici più scoperti, che tornavano a dissolversi con calligrafica eleganza nel tessuto complessivo.
Un clima che ha subito una decisa trasformazione con il resto del programma, a partire dal successivo Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra op. 58 di Ludwig van Beethoven. Protagonista al pianoforte è stata Marie-Ange Nguci, che ha saputo esprimere con fluida e naturale brillantezza il carattere peculiare di questa pagina del maestro di Bonn, riservando un’attenzione particolare all’Andante con moto centrale, dove il dialogo tra solista e orchestra ha ben restituito il carattere incisivo ed essenziale che anima questo brano.
Dopo il bis tratto dal Concerto per la mano sinistra di Ravel, con il quale la pianista franco-albanese ha salutato tra gli applausi il pubblico prima dell’intervallo, la seconda parte della serata è stata dedicata alla celebre Sinfonia n. 8 “Incompiuta” di Franz Schubert. In questa pagina dal fascino tematico suggestivo, la Filarmonica Toscanini ha saputo offrire una lettura dall’efficacia pregnante e misurata al tempo stesso, plasmata dalla direzione di Onofri capace di guidare l’orchestra lungo un crinale di circoscritti chiaroscuri espressivi, costruendo un efficiente equilibrio tra i caratteri timbrici delle diverse sezioni strumentali.
Gli applausi del pubblico presente hanno infine suggellato questa originale serata, salutando tutti gli artisti impegnati compresa Daniela Terranova, che è salita sul palco al termine dell’esecuzione della sua composizione.
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