La notte di Golijov

A Madrid "Carta Blanca" al compositore argentino

Osvaldo Golijov (foto Dawn Upshaw)
Osvaldo Golijov (foto Dawn Upshaw)
Recensione
classica
Auditorio Nacional de Musica, Madrid
05 Marzo 2011
Il compositore argentino Osvaldo Golijov è il protagonista di turno di quest’anno della “Carta Blanca” madrilena: la rassegna monografica con cui l’Orchestra e Coro Nazionale di Spagna periodicamente celebrano un compositore contemporaneo. Dopo una maratona di dieci giorni di concerti sinfonici, da camera e incontri con il compositore il programma del concerto di chiusura ha voluto mettere insieme gli echi kletzmer di uno dei lavori tra i più significativi, di Golijov, “The Dreams and Prayers of Isaac the Blind” (nella versione per clarinetto e orchestra d’archi), con il suggestivo viaggio nelle melodie di lieder schubertiani, immersi nei colori di un’orchestrazione ricca e originale, “She was here”, fino a chiudere con la Quarta di Mahler. E significativamente, a Mahler, Golijov si vuole riconnettere, per chiudere il cerchio, attraverso Schubert, di uno sguardo appassionato nei confronti di un melos che, anche con il folklore, viene ad informare la sinfonia. Programma intenso e di ampio respiro quindi, affrontato da un’orchestra dal suono compatto e condotta con professionalità e fluidità da Leonard Slatkin che, specie in Mahler, riesce a conferire con determinazione il senso di coesione discorsiva dei diversi momenti ed episodi. Altri protagonisti sono quindi i musicisti tipici dell’universo golijoniano - importanti punti di riferimento del compositore - come il clarinettista David Krakauer (già interprete di una felice registrazione con il Kronos Quartet), che praticamente recita a soggetto, muovendosi con un profondo senso del fraseggio e con un timbro strumentale che sa essere nello stesso tempo languido ed esplosivo; e la duttile voce di soprano, dalla personalità marcata e dal colore caldo, di Dawn Upshaw.

Interpreti: David Krakauer, Dawn Upshaw

Orchestra: Orquesta y Coro Nacionales de Espana

Direttore: Leonard Slatkin

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