Il tocco del giovane Chopin

Pietro De Maria e Michele Mariotti inaugurano la Stagione sinfonica bolognese

Recensione
classica
Teatro Comunale di Bologna
23 Ottobre 2009
De Maria non è un pianista per le folle: non si dimena sullo sgabello con gesti da invasato, ma vuol essere ascoltato ad occhi chiusi; fa apparire semplice anche il passaggio più arduo, invece di ostentarlo; non insegue la potenza sonora, ma si concentra sul tocco, che governa da maestro dosando colori e sonorità fra le due mani. Di conseguenza il pubblico bolognese, per tradizione un po' grossier, lo applaude ma non va in delirio, e gli strappa così un solo bis (che non poteva certo essere una grande polacca brillante, ma il più languido - e più noto - dei notturni). Tornerà in primavera con il secondo concerto chopiniano, a celebrare il bicentenario del suo autore; e l'assiduità di presenze potrebbe aiutarlo a divenire il beniamino del pubblico di abbonati, favorito dal martellante battage pubblicitario della sua casa discografica. In questo primo concerto, scelto per avviare la nuova stagione sinfonica del Teatro Comunale, ha comunque dato un'immagine del tutto plausibile del giovane Chopin ancora legato al gusto Biedermeier, lontano dai rovelli romantici ma imbevuto di opera italiana. E la sua fortuna è stata quella di venire accompagnato da Mariotti come se si trattasse di un cantante belliniano, coi respiri e gli indugi ritmici pretesi dal belcanto protoromantico, concedendo a un'orchestra del tutto ancillare soltanto la sottolineatura inedita di preziosi incisi marginali destinati solitamente a perdersi. Tutto l'opposto di quanto avviene poi con il raro Stabat Mater di Poulenc, dove l'orchestra gareggia col coro in sonorità granitiche e in ritmi nervosi, rievocanti lo scabro Stravinskij sacro piuttosto che l'ammiccante autore "a pastello" di tante miniature cameristiche. E si apprezza allora la tenuta generale di una partitura pur fatta di tanti quadri staccati.

Note: Bologna, Teatro Manzoni PROGRAMMA Fryderyk Chopin, Concerto n. 1 in mi minore op. 11 per pianoforte e orchestra (nel bicentenario della nascita, 1810) Francis Poulenc, Stabat Mater per soprano, coro e orchestra

Interpreti: Pietro De Maria, pianoforte Anna Corvino, soprano

Orchestra: Orchestra del Teatro Comunale di Bologna

Direttore: Michele Mariotti

Coro: Coro del Teatro Comunale di Bologna

Maestro Coro: Paolo Vero

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