La sinfonia fantasma
A Bologna James Conlon alle prese con la Decima Sinfonia di Mahler
Recensione
classica
La Stagione sinfonica 2008/09 del Teatro Comunale di Bologna si è conclusa con il concerto forse più intertessante dell'intero ciclo: la Decima Sinfonia di Gustav Mahler diretta da James Conlon, vale a dire la sinfonia "fantasma" affidata a una delle più interessanti bacchette mahleriane. Nonostante l'autorevole completamento di Deryck Cooke, impostosi ormai su altri non meno titolati, l'incompiuta di Mahler latita infatti anche dalle rassegne integrali del compositore, che accolgono soltanto l'Adagio di sicura paternità. Conlon vi approda al culmine di una presenza sempre più fitta e importante alla guida dell'orchestra bolognese, una collaborazione che prende le mosse alcuni anni addietro e si intensifica negli ultimi mesi con ben tre concerti mahleriani dedicati alla cosiddetta "Trilogia della morte", vale a dire "Il canto della terra", la Nona Sinfonia e questa Decima tanto enigmatica. Di fronte a una partitura quasi sconclusionata, che assembla mille echi del Mahler più inconfondibile in un tessuto vagante senza una meta precisa, Conlon riesce a ricreare un senso di coerenza e compattezza non scontato, mettendo la briglia alle tante e lente pagine che sembrano essere uscite con gran fatica dalla penna del loro autore, privilegiando un suono denso e continuo, senza rarefazioni eccessive né clangori debordanti. L'orchestra, vera protagonista, lo segue convinta: ci saremmo aspettati una compagine demotivata e distratta dalla lotta continua inscenata platealmente da mesi contro il sovrintendente Tutino (mancavano gli striscioni di dissenso, ma spiccava per l'ennesima volta il lutto bianco al braccio); e invece ha dimostrato grande concentrazione e convinzione, ben meritevole dell'ampio consenso strappato al pubblico.
Orchestra: Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Direttore: James Conlon
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