Ancona inaugura la stagione con uno spettacolo incentrato su Mariella Devia e sul nuovo allestimento di Pier'Alli. Buona prova di tutti gli interpreti, nonostante la scarsa attenzione a certe esigenze del belcanto
Non è stato difficile per il Teatro delle Muse presentare lo spettacolo come "il Pirata dei debutti": sebbene opera capitale del catalogo belliniano e punto di partenza per il Romanticismo operistico italiano, la sua presenza sulle scene è rarissima, tanto che anche artisti di lunga e ampia carriera come quelli chiamati a interpretarla ad Ancona si cimentavano per la prima volta con tale testo vocalmente insidioso. Colpa soprattutto della parte del protagonista, concepita per il più stratosferico dei tenori ottocenteschi (Giambattista Rubini) e che José Bros affronta con timbro di voce adeguato, non senza qualche prevedibile incertezza. Prevedibile ma non inevitabile. Belcantismo significherebbe infatti anche adattamento della parte alle caratteristiche vocali dell'interprete; e invece Bruno Bartoletti per alleggerirgli la parte attiva i soliti perniciosi tagli in stile "anni '50" che azzoppano le simmetrie formali, ma non invita il cantante a sostituire le note estreme con altre più opportune, che gli eviterebbero inutili scivoloni nei momenti più scoperti.
Perfettamente in parte, invece, il baritono Vladimir Stoyanov, di bella e sicura voce. Quanto all'inossidabile Mariella Devia, è chiaramente lei la grande attesa della serata, nonché trionfatrice assoluta dello spettacolo. Per offrire un ritratto completo della sventurata eroina le manca solo un'adeguata pienezza delle note gravi, carenza che si evidenzia proprio nei due momenti canonici della sua parte: la cavatina d'ingresso e il rondò di pazzia conclusivo.
Impianto scenico di Pier'Alli semplice, elegante, efficace, con vaghi ammiccamenti al teatro greco, specie nell'uso delle masse corali. Suggestivi i movimenti coreografici ideati da Salvator Spagnolo.
Note: Nuova produzione; Allestimento Fondazione Teatro delle Muse di Ancona
Interpreti: Mariella Devia (Imogene), José Bros (Gualtiero), Vladimir Stoyanov (Ernesto), Ugo Guagliardo (Goffredo), Luca Casalin (Itulbo), Nicoletta Zanini (Adele)
Regia: Pier'Alli
Scene: Pier'Alli; Luci Marco Filibeck
Costumi: Pier'Alli
Coreografo: Movimenti mimici Salvator Spagnolo
Orchestra: Orchestra Filarmonica Marchigiana; Orchestra di Fiati della Banda Città di Ancona
Direttore: Bruno Bartoletti
Coro: Coro Lirico Marchigiano "V. Bellini"
Maestro Coro: David Crescenzi
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
A Colonia l’Orlando di Händel tratta dall’Ariosto e l’Orlando di Virginia Woolf si fondono nel singolare allestimento firmato da Rafael Villalobos con Xavier Sabata protagonista