Una vedova in stile Liberty

Jesi: regia di Sgarbi per l'operetta di Lehàr

Recensione
classica
Teatro Pergolesi Jesi
Franz Lehár
13 Dicembre 2015
Chiude la stagione del Teatro Pergolesi, con una nota di festa, il più famoso titolo di operetta, a 110 anni esatti dalla prima viennese del 1905. Elemento di richiamo per il numerosissimo pubblico (si è resa necessaria una recita in più, non prevista in cartellone) è stata anche la firma di Vittorio Sgarbi, che ne ha curato regia e scenografia. L’allestimento non ha proposto una attualizzazione della vicenda ma ne ha rispettato la collocazione temporale nella Parigi della Belle Epoque, un mondo scintillante e leggero che all’epoca della composizione dell’opera stava già finendo per lasciar spazio alle inquietudini del nuovo secolo. La scelta della regia è stata quindi quella di evocarne il lusso raffinato e le ambientazioni sontuose attraverso la proiezione di fotografie, con effetto tridimensionale, dei marmi, mosaici e pitture delle Terme Berzieri di Salsomaggiore, e attraverso costumi anch’essi in stile Liberty. Il cast dei cantanti ha ben sostenuto le parti ed ha restituito uno spettacolo piacevole e recitato con le giuste dosi di gusto e leggerezza. Certo alle voci mancava, nel complesso, solidità e volume, compensati però dall’eleganza interpretativa e dal lirismo dei momenti più intensi, come il duetto di addio tra Camille e Valencienne e quello finale tra i due protagonisti. Pirolli ha saputo equilibrare i volumi dell’orchestra con le voci, secondando i travolgenti e onnipresenti ritmi di valzer e la scrittura orchestrale ora rarefatta, ora dirompente. Bravissimo come attore e ballerino anche Cannavacciuolo, nei panni di Njegus. Quasi superfluo ribadire il grande successo di pubblico: non solo applausi, ma c’era chi canticchiava sottovoce all’uscita, e anche in sala, le irresistibili melodie.

Interpreti: Valeria Esposito - Hanna Glawari Alessandro Safina - Danilo Danilowitsch Francesca Tassinari - Valencienne Christian Collia - Camille Armando Ariostini - Barone Mirko Zeta Njegus - Gennaro Cannavacciuolo

Regia: Vittorio Sgarbi, Cinzia Gangarella

Scene: Vittorio Sgarbi

Costumi: Roberta Fratini

Corpo di Ballo: Cinzia Scuppa, Elisa Carletti, Silvia Fiorani, Sonia Mancinelli, Emma Paciotti, Federica Squadroni

Coreografo: Cinzia Scuppa

Orchestra: FORM- Orchestra Filarmonica Marchigiana

Direttore: Antonio Pirolli

Coro: Coro Lirico Marchigiano "Vincenzo Bellini"

Maestro Coro: Carlo Morganti

Luci: Fabrizio Gobbi

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