A prima vista la nuova produzione di Peter Hall della Cenerentola può sembrare semplicemente un lavoro tradizionale: ambientata ad inizio Ottocento, letterale nei costumi e nelle scene, senza chiavi di lettura concettuali o astruse. Ma a ben guardare, ci si accorge che porta l'impronta del vero uomo di teatro: lo spazio scenico definito dalle splendide scene di Hildegard Bechtler - in particolare il palazzo di Don Magnifico, dominato da un finestrone che proietta il mondo esterno - è costantemente usato in maniera tridimensionale, anche grazie alle luci di Peter Mumford, quasi musicali nella loro attenzione al momento sonoro; le relazioni tra i caratteri, definiti ben al di là della maschera buffa che portano, non sono necessariamente quelle previste - Don Magnifico si prende delle libertà con le figlie, che a ragione mostrano tratti di nevrosi, le tre sorelle vengono alle mani, Angelina non è un ritratto di passiva umiltà, ma conserva un temperamento orgoglioso e ribelle, che il marito probabilmente non tarderà a scoprire. Soprattutto, il ricco testo di Ferretti è posto in primo piano, ogni frase sottolineata e scolpita dall'azione scenica, al punto che a tratti ci si dimentica di essere in un teatro lirico piuttosto che in un teatro di prosa. Forse la maggiore virtù di Hall è quella di lasciare spazio ai personaggi: le sorellastre di Raqueel Sheeran e Lucia Cirillo, il dirompente Don Magnifico di Luciano Di Pasquale, il filosofico e misurato Dandini di Simone Alberghini. Maxim Mironov è un Don Ramiro dall'aspetto angelico e dagli acuti elettrizzanti, e Ruxandra Donose è una splendida Angelina, vivace, divertente, e vocalmente ineccepibile, ogni frase disegnata con grande musicalità e intelligenza drammatica.
La lettura di Vladimir Jurowski è attenta e ben definita, anche se a tratti un po' seriosa, e dopo un inizio incerto riesce ad infondere la London Philharmonic Orchestra della necessaria scintilla, grazie ad una felice scelta di tempi e ad una grande attenzione ai contrasti dinamici.
Interpreti: Don Ramiro: Maxim Mironov, Dandini: Simone Alberghini, Don Magnifico: Luciano Di Pasquale, Clorinda: Raquela Sheeran, Tisbe: Lucia Cirillo, Angelina: Ruxandra Donose, Alidoro: Nathan Berg
Regia: Peter Hall
Scene: Hildegard Bechtler
Costumi: Moritz Junge
Coreografo: Lynne Hockney
Orchestra: London Philharmonic Orchestra
Direttore: Vladimir Jurowski/Roberto Polastri (9 e 13 luglio)
Coro: The Glyndebourne Chorus