Mahler energico

Un tripudio parigino per il maestro Chung e la sua Philharmonique con la "Resurrezione"

Recensione
classica
Orchestre Philharmonique de Radio France
11 Aprile 2014
Come dare torto a Myung-Whun Chung che dice di essere diventato direttore d’orchestra per dirigere Gustav Mahler, l’autore dove tutto è grande e spropositato, dal suono nella soglia minima dell’udibile alle deflagrazioni, dall’incomunicabilità all’utopia, dal triviale al sublime? Ma soprattutto dopo il concerto di venerdì scorso alla Salle Pleyel di Parigi non resta alcun dubbio: il maestro è un interprete mahleriano più che appassionato, emotivamente coinvolto: quasi sempre a occhi chiusi e in attitudine estatica è riuscito a raccontare le paure, i drammi e gli slanci d’amore con esplosioni di intensa energia, nei pianissimo così come nei fortissimo. D’altronde Mahler chiede molto agli esecutori, tuttavia il dispendio energetico è ripagato e l’effetto è dunque rinvigorente. Accanto al maestro Chung in questo percorso attraverso la seconda sinfonia mahleriana “Resurrezione” c’era la Philharmonique de Radio France, sua orchestra dal 2000 e ancora per un anno e mezzo circa (a settembre 2015 gli succederà Mikko Frank). L’intesa profonda con l’ottima compagine orchestrale era palpabile a un suo minimo cenno, a tratti commovente quella con la partitura. Ma il momento più solenne è affidato alle voci con l’impeccabile interpretazione del Coro di Radio France (plauso alla direttrice Sofi Jeannin) e delle soliste Christina Landshamer e Marie-Niecole Lemieux dalla sublime messa di voce, dei cantanti, tutti, come dell’orchestra. La risposta del pubblico è stata eclatante - prova ne sono i dieci minuti di applausi - e anche molto affettuosa.

Interpreti: Christina Landshamer (soprano), Marie-Nicole Lemieux (contralto)

Orchestra: Orchestre Philharmonique de Radio France

Direttore: Myung-Whun Chung

Coro: Choeur de Radio France

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento

classica

Napoli: Dvorak apre il San Carlo

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.