L'insostenibile bontà di Billy Budd

Felice debutto per l'opera di Britten al Regio di Torino.

Recensione
classica
Teatro Regio Torino
Benjamin Britten
12 Novembre 2004
"Billy Budd" per la prima volta a Torino: è una bella, doverosa scommessa per il Teatro Regio che si misura qui con un'opera trattenuta e a tratti scarna, tra le più vulnerabili del repertorio britteniano, che se da un lato sembra condensare in sé tutti i temi cari al compositore, dal pacifismo all'innocenza tradita, dall'altro conserva fino all'ultima nota un germe di dubbio che apre la via alle più diverse interpretazioni. Edward Forster ed Eric Crozier adattarono il libretto da Melville accentuandone la stratificazione simbolica ma concretizzandone la sostanza teatrale in un apologo dritto come una freccia, ambiguo eppure essenziale. Un'opera tutta al maschile, che come accadeva nel "Peter Grimes" trova nel coro una sorta di occulto mormorante protagonista, reso con sensibilità dalla brillante compagine diretta da Claudio Marino Moretti. La regia di Davide Livermore relega i personaggi in un mondo acqueo confuso dalla nebbia, li costringe ad assieparsi sui ponti in continuo movimento, tra camminamenti e ambienti angusti, li schiaccia sotto un cielo basso di nubi o vele piegate, e in genere sottolinea il senso claustrofobico di un vivere estremo, dove il singolo può sopravvivere solo a patto di annullarsi nel corpo e nell'anima più vasti della comunità. Una lettura che arriva ad un culmine drammatico nel prefinale del secondo atto, subito dopo il processo sommario, con l'immagine speculare di Billy e del Capitano Vere chiusi ciascuno nella propria cella, fiaccati entrambi, a guardarsi come attraverso un muro, al contempo dannati e tratti in salvo dall'inevitabile obbedienza ad uno stesso codice spirituale e morale. Il direttore Christopher Franklin si mantiene aderente al dramma riducendo al minimo le esternazioni (ma quando lascia correre un po' le briglie, come nel primo interludio, è una esplosione vitalistica di bellissima musica). Cast adeguato, forte di un atletico Christopher Maltman nei panni di Budd, e successo convinto sebbene contenuto, come da tradizione alle prime del Regio.

Note: nuovo allestimento

Interpreti: Christopher Maltman, Keith Lewis, Stephen West, Randal Turner

Regia: Davide Livermore

Scene: Tiziano Santi

Costumi: Davide Livermore

Orchestra: Orchestra del Teatro Regio

Direttore: Christopher Franklin

Coro: Coro del Teatro Regio

Maestro Coro: Claudio Marino Moretti

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