A lezione da Muti
Con la Cherubini al Conservatorio di Napoli
Recensione
classica
Per una volta ci sarà concesso di parlare non soltanto di un concerto ma della lezione che lo ha preceduto. Riccardo Muti ha accettato l’invito del direttore Evangelista tornando a dirigere nel Conservatorio di Napoli, dove nel 1962 aveva fatto il suo esordio. Dopo aver inaugurato in marzo la sala che porta il suo nome, il suo ritorno come direttore siglava la chiusura del (discusso) Forum delle Culture ospitato dal Comune di Napoli, il clou delle manifestazioni per il centenario di Jommelli del Conservatorio, ma soprattutto la possibilità di incontrare gli allievi del San Pietro a Majella, coinvolti in una prova aperta prima del concerto che si è trasformata in una straordinaria lezione di musica. Muti ha usato la sua orchestra Cherubini per analizzare i meccanismi compositivi ed esecutivi della Sinfonia n.4 in do minore D 417 di Schubert. Gli innumerevoli particolari rivelati nella scrittura hanno permesso al pubblico di comprendere in maniera limpida le scelte interpretative del successivo concerto, che ha offerto dei momenti di rara concentrazione emotiva. I giovani esecutori della Cherubini, applauditissimi, hanno dimostrato l’alto livello esecutivo raggiunto. A seguire un ulteriore omaggio al Conservatorio di Napoli col delicatissimo Notturno n.1 di Giuseppe Martucci, che era stato direttore dell’istituzione. In questa prima tappa di un tour che lo porterà a riaprire due teatri in Puglia (il Giordano di Foggia e il Mercadante di Altamura) prima del concerto al Petruzzelli di Bari, Riccardo Muti non ha perso l’occasione di ribadire le sue proposte per una diversa cultura musicale in Italia, cui il ministro dell’Istruzione Giannini, presente in sala, ha risposto impegnandosi personalmente. Anche senza essere presidente, Muti sembra poter fare molto per il Paese.
Orchestra: Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Direttore: Riccardo Muti
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