La memoria è sogno

Successo di pubblico alla Monnaie di Bruxelles per questo secondo progetto di Kris Deefoort

Recensione
classica
Théâtre Royal de la Monnaie
Kris Defoort
13 Maggio 2009
Successo di pubblico alla Monnaie di Bruxelles per questo secondo progetto di Kris Deefoort (musica) et Guy Cassier (testo) ispirato a La casa delle belle dormienti di Yasunari Kawabata. Il clima è lontano dal violento realismo sociale di The Woman who walked into Doors, incentrata sulla violenza coniugale proposta dagli stessi autori nel 2001. In questa seconda opera siamo piuttosto proiettati i grandi temi interiori e meditativi come la memoria, l’amore, il declino della vita. In comune, invece l'esplorazione del mondo interiore del protagonista, allora una donna oggi un vecchio uomo. Il vecchio protagonista Eguchi passa tre notti in una casa chiusa dove dorme accanto a ragazze narcotizzate, in un gioco che esclude l’atto carnale ma che scatena in lui la memoria delle donne che hanno marcato la sua vita, la madre, le figlie, le amanti. Questo rimembrare, nelle tre notti in cui si articola l’opera, è anche un modo di prendere congedo dalla vita. Sia Eguchi che la tenutaria della casa hanno doppi interpreti: un attore e un’attrice e un cantante (baritono) e una cantante (soprano). Quando il dialogo si svolge nel momento dell’accoglienza, fuori della camera dove il vecchio si corica con le ragazze, sono di scena gli attori, con solo un tenue sfondo di pianoforte, quando invece Eguchi entra nella camera sono i cantanti che esprimono i pensieri e i ricordi che corrono nella mente dell’uomo, su una musica eseguita da un organico di ventuno orchestrali (aschi, fiati, vibrafonom, marimba e arpa). Le ragazze non sono fisicamente sulla scena, ma la loro presenza è evocata dai volteggi e dalle evoluzioni della brava danzatrice Kaori Ito. A differenza che nel precedente progetto, la musica è interamente scritta e non prevede parti improvvisate; si percepiscono dei temi latenti che ritornano più volte nel corso dell’opera con l’intento evidente di garantirne la coesione musicale e narrativa. Un progetto artisticamente interessante e non privo di suggestioni, in cui tuttavia la musica non sempre riesce ad assicurare quella tensione drammatica che gli autori si proponevano, seguendo percorsi di cui talvolta si smarrisce il senso. Dopo Bruxelles, l'opera andrà a Gent, Rotterdam, Amsterdam e Mulhouse.

Interpreti: Old man: Omar Ebrahim (baritono) Dirk Roofthoodt (attore), Madam: Katelijne Verbeke, The woman: Barbara Hannigan (soprano), The Sleeping beauties: Sussanne Duwe, Alice Foccroulle, Susan Hawkins, Ela Mondelaers (coro), danza: Kaori Ito

Regia: Guy Cassiers

Scene: Enrico Bagnoli e Arjen Klerkx

Costumi: Tin van Steengergen

Coreografo: Sidi Larbi Cherkaoui

Direttore: Patrick Davin

Maestro Coro: Inge Spinettre, David Miller

Luci: Enrico Bagnoli

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