It will take about 7 minutes
Otto compositori belgi a confronto in un suggestivo spettacolo
Recensione
classica
Otto compositori belgi, su commissione di Ars musica e del Bozar di Bruxelles, hanno scritto ciascuno un brano musicale su un testo letterario di loro scelta. Il tutto è stato riunito in un suggestivo spettacolo dal titolo It will take about 7 minutes, a significare, appunto, la durata approssimativa di ciascun brano. I compositori chiamati a contribuire a questa realizzazione sono accomunati solo dalla nazionalità, essendo diversi per generazione e per stile compositivo: Jean Marie Simonis, Baudoin de Jaer,Jacques Leduc Michel Fourgon, Renaud De Putter, Annelies Van Parys Jean Pierre Deleuze e Jean Luc Fafchamps. Proprio queste differenze rendono impossibile dare una lettura unitaria di questa serata, salvo il fatto che essa ha dimostrato la vitalità del variegato mondo della composizione in Belgio, che non finisce con i nomi più noti come Boesmans o Bartholomée. Tra le otto composizioni in programma, ci hanno particolarmente colpiti il brano per soprano solo di Baudoin de Jaer, basato su un testo di poesia tradizionale coreana (Le vent souffle à faire trembler la terre), ma anche Voy a dormir di Annelies van Parys su un testo spagnolo di Alfonsina Storni e Trecce di Threni (omaggio a Luciano berio) di Michel Fourgon che ha invece scelto dei frammenti di Dante. I brani in programma sono stati legati tra loro da un gioco spaziale ideato da Ingrid Von Wantoch Rekovski destinato a integrare cantanti, musicisti e pubblico in una “rappresentazione dell’ascolto” libera da intenti illustrativi dei testi. Valida la prova, non facile, dei due cantanti, il soprano Donatienne Michel-Dansac e il baritono Holger Falk, accompagnati dai musicisti di Het Collectief che si sono alternati in diverse formazioni, dal solo pianoforte sino al quintetto.
Interpreti: Soprano: Donatienne Michel-Dansac Baritono: Holger Falk
Orchestra: Het Collectief
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