Il "Sacre" tra moderno e contemporaneo

Torna il balletto di Stravinskij, nell’anno del centenario, tra Nijinski e Waltz

"Le Sacre du Printemps" (foto Natasha Razina)
"Le Sacre du Printemps" (foto Natasha Razina)
Recensione
classica
Théatre des Champs-Elysées, Parigi
29 Maggio 2013
È stata una serata dalla portata storica quella che ha aperto dal 29 al 31 maggio le celebrazioni del centenario del "Sacre du Printemps" stravinskijano al Teatro degli Champs-Elysées che lo aveva ospitato al suo debutto il 29 maggio 1913. La prima di una serie di rappresentazioni nelle sue tante declinazioni, in una Parigi che quest’anno più che wagneriana o verdiana è stravinskijana, complice il centenario del teatro di avenue Montaigne che ha tenuto a battesimo l’opera rivoluzionaria del più francese dei compositori russi. A inizio serata è andata in scena la versione balletto della prima rappresentazione, con la coreografia originale di Nijinski ripresa negli anni Ottanta da Millicent Hodson, e la ricostruzione dei costumi e delle scene di Roerich a cura di Kenneth Archer. Nella seconda parte invece la coreografia commissionata a Sasha Waltz ha fatto da ponte tra modernità e contemporaneità, risultando più calzante in rapporto alla musica rispetto alla versione di Nijinski, forse anche per l’interpretazione più ‘cubista’ dell’orchestra. Il brano, eseguito dall’Orchestra del Teatro Mariinsky sotto la direzione di Valery Gergiev, aveva un timbro netto e squillante anche nelle zone più cupe, con un’interessante attenzione alla fluidità più che alla percussività ritmica che invece spiccava nell’ingenuità del balletto originale. Il corpo di ballo, pure del Mariinski, è stato impeccabile, soprattutto nella messa in scena della Waltz in cui la musica aveva ampio spazio, con tutta l’anima ancestrale della primavera, piena di pulsioni primitive (in primo piano la terra come elemento scenico e simbolico insieme alle masse corporee), dietro cui sembrava celarsi l’inganno schopenhaueriano della natura. Applausi a scena aperta di un pubblico particolarmente giovane.

Interpreti: Balletto del Teatro Mariinsky

Orchestra: Orchestra del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo

Direttore: Valery Gergiev

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