Il duttile virtuosismo di un'orchestra di solisti
Riascoltare a Napoli dopo vent'anni la Chamber Orchestra of Europe è come rivedere in scena un attore maturo che si è visto esordiente.
Recensione
classica
Riascoltare a Napoli dopo vent'anni la Chamber Orchestra of Europe è come rivedere in scena un attore maturo che si è visto esordiente. Il complesso è ancora formato da un cinquantina di prime parti provenienti da quindici nazioni diverse, ma la "grana" della sua voce ha acquisito ormai un'individualità di spicco nel panorama internazionale. Ospitata dall'Associazione Scarlatti nel rinnovato (e migliorato, almeno sotto il profilo dell'acustica) Auditorium RAI, la Chamber of Europe viene guidata brillantemente da Roberto Abbado in un programma che ne mette in evidenza l'estrema duttilità: al centro il Secondo Concerto di Petrassi, incorniciato dalle quasi contemporanee Sinfonia in re maggiore di Cherubini e Settima di Beethoven. E' un programma tipico della linea "didascalico-spettacolare" di Abbado, tendente ad affiancare testimonianze di tempi diversi, capolavori celeberrimi e pagine neglette, per mettere in rilievo analogie ed elementi peculiari; in questo caso quasi un concerto a tema, intorno alle diverse declinazioni del concetto di classicismo, nel quale l'orchestra dispiega il suo caratteristico virtuosismo: virtuosismo inteso non come ricerca del bel timbro fine a sé stesso (talvolta persino contraddetto, dai suoni vetrosi, in qualche caso anche sporchi, provenienti dal comparto dei fiati), quanto invece come strepitosa individuazione di una "proprietà" sonora, specifica e cangiante in senso stilistico, che ha la sua riprova, visiva oltre che acustica, nella disposizione classica adottata solo per Beethoven e Cherubini ( violini primi e secondi ai lati opposti, coi violoncelli al centro e i contrabbassi a sinistra ). Il pubblico alla fine applaude calorosamente e ottiene come bis un'entusiasmante esecuzione della Sinfonia del "Barbiere" di Rossini.
Orchestra: Chamber Orchestra of Europe
Direttore: Roberto Abbado
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