Un vecchio pulmino, un cinematografo in cui si proietta un film in bianco e nero del Barbiere, una cabina di registrazione messa in verticale, in cui il tecnico del suono si muove come in assenza di gravità: Ronconi stesso non sembra molto convinto di queste sue prime idee e presto le mette da parte per fare tutt'altro. Una luccicante bottega da barbiere, con specchi rotanti e poltrone cromate fornite di pedali come biciclette, scorrazza irrefrenabile per il palcoscenico. I mobili arcigni della casa di Bartolo (tra cui un baule in cui tiene rinchiusa Rosina) scendono dalla soffitta, risalgono, svolazzano a mezz'aria, oscillano come ubriachi. Insomma le scene di Gae Aulenti "recitano" e sottolineano le gag del libretto e il ritmo della musica di Rossini. Ma i cantanti non stanno a guardare e partecipano con entusiasmo a questa follia organizzata, anche con interventi apparentemente "a braccio" ma in realtà molto calcolati: non mancano le occasioni per ridere e sorridere, ma la collocazione nel periodo franchista sottolinea la piccolezza e la cattiveria dei personaggi.
Passando ai cantanti, non si sa da chi cominciare, perché tutti "abitano" totalmente e perfettamente i loro personaggi. Quasi dispiace che l'applausometro segni il massimo dopo la virtuosistica aria di Almaviva nel secondo atto: Juan Diego Florez la canta con la solita sgomentevole facilità e bravura ma è il momento più convenzionale d'una interpretazione ricca di sottigliezza ed eleganza. Fa il paio con lui Bruno de Simone, un Bartolo irresistibilmente comico ma acido e meschino. Non sono da meno Joyce di Donato e Natale De Carolis. Bravissimo anche Dalibor Jenis, che però, dopo la cavatina di Figaro più frizzante e leggera che ricordiamo, senza gli usuali gigionismi, è un po' frenato da una dizione italiana non ancora naturalissima.
Sonorità morbide e ritmi duttili caratterizzano l'ottima direzione di Daniele Gatti, che però potrebbe essere più vivace e spiritato, soprattutto nei concertati.
Note: Nuova co-produzione con la Fondazione Arena di Verona. In collaborazione col Teatro Comunale di Bologna.
Interpreti: Di Donato, Bevacqua, Jenis, Florez, De Simone, De Carolis,
Tadia, Prato
Regia: Luca Ronconi
Scene: Gae Aulenti
Costumi: Giovanna Buzzi
Orchestra: Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Direttore: Daniele Gatti
Coro: Coro da Camera di Praga
Maestro Coro: Lubomir Matl
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