Una regista, la danese Kirsten Dehlholm, per il ritorno dopo cinquant’anni di Butterfly alla Monnaie, e una lettura femminile che si percepisce, sopratutto nelle battute finali, con il bambino-pupazzo che s’ingigantisce più di ogni altra cosa, e considerazione, in scena. Una lettura complessa quella della Dehlhom, impegnata con l'equipe Hotel Pro Forma a mescolare i generi, ma tentativo in questo caso non riuscito con lo sdoppiamento di Butterfly nel suo fantasma-anima che canta ai lati della scena ed una marionetta di grandezza umana e fattezze di porcellana che ne interpreta la vicenda interagendo muta con gli altri protagonisti cantanti. Ma, tranne per qualche breve momento, l’espediente impoverisce, anziché arricchire di emozione, il dramma. Il nuovo allestimento oscilla poi tra essenzialità e luci ammirevoli ed elementi francamente davvero disturbanti quali i due ingombranti schermi che fungono anche da brutti paraventi, e costumi che oscillano pure tra l’evocazione riuscita di una eleganza raffinata, e bizzarie di pieghe, ispirate all’origami, per i parenti. E non poteva mancare il rifermento critico all’attualità con la nave turistica anziché militare. Tante idee che risultano però infine poco amalgamate. Coerenza e cura delle sfumature che invece contraddistinguono la direzione musicale di Roberto Rizzi-Brignoli, assai godibile, come il coro nascosto. Dei due cast che si alternano, noi abbiamo ascoltato quello, apprezzabile, con Cio-Cio-San interpretata dal soprano greco Alexia Voulgaridou, voce matura e sicura come fantasma con i capelli grigi della geisha, e il tenore argentino Marcelo Puente che ha debuttato a Bruxelles mostrando bel timbro e attenzione al fraseggio, solo ancora un po’ da affinare. E bene Ning Liang come Sukuki e Aris Argiris come Sharpless.
Note: Nuova produzione La Monnaie
Interpreti: Alexia Voulgaridou (Cio-Cio-San), Ning Liang (Suzuki), Marcelo Puente (Pinkerton),
Aris Argiris (Sharpless), Marta Beretta (Kate Pinkerton), Riccardo Botta (Goro), Aldo Heo (Il Principe Yamadori), Mikhail Kolelishvili (Lo zio Bonzo), Wiard Witholt (Il commisario/L’ufficiale)
Regia: Kirsten Dehlholm - Hotel Pro Forma
Scene: Maja Ziska
Costumi: Henrik Vibskov
Orchestra: Orchestre symphoniquede la Monnaie
Direttore: Roberto Rizzi Brignoli
Coro: Coro de la Monnaie
Maestro Coro: Martino Faggiani
Luci: Jesper Kongshaug