Berlioz risuona italiano
Prima assoluta della “Symphonie des prodiges” di Alberto Colla alla Salle Pleyel di Parigi
Recensione
classica
Una grande orchestra tardoromantica, di ampio respiro, con forti accenti sulla linea melodica, una frequente sensazione di sospensione e dilatazione, le escursioni dinamiche, una marcata espressività. Un'orchestra molto attenta alle macrostrutture e alle grandi frasi più che al lavoro di cesello sul dettaglio, appassionata e trascinante per il pubblico. Così si è esibita l’Orchestre National d’Île de France alla Salle Pleyel ieri pomeriggio sotto la direzione particolarmente teatrale e partecipata del suo direttore musicale italiano Enrique Mazzola. Una chiave interpretativa tuttavia calzante per la “Symphonie fantastique” di Berlioz, che ha infiammato il pubblico, così come per la prima assoluta della “Symphonie des prodiges” di Alberto Colla, commissionata dalla stessa orchestra e ispirata alla “Fantastique” di Berlioz per lo stesso imponente organico, lo spirito comune, le suggestioni programmatiche e a volte il linguaggio che nel complesso rimane poco contemporaneo, anche se più allucinato, e dunque più moderno, del modello originale (“Fantasmagoria. Illusions, hallucinations et fantasmes…” è infatti il titolo del concerto)
La stessa incisività drammatica (in senso etimologico) e la stessa ruvida energia, che si fa come musica visiva sul podio di uno scatenato Mazzola, hanno caratterizzato anche il "Concerto per la mano sinistra" di Ravel con un’apprezzata interpretazione più asciutta, seppure in linea con l’orchestra, del pianista François-Frédéric Guy. L’evidente, trasbordante, trasporto emotivo (lo stesso del commosso abbraccio tra compositore, presente in sala, e direttore d’orchestra) ha investito anche questo brano.
Interpreti: François-Frédéric Guy, pianoforte
Orchestra: Orchestre National d'Île de France
Direttore: Enrique Mazzola
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