B&B per Thielemann
Alla Scala con la Staatskapelle di Dresda
Recensione
classica
Dopo nove anni è tornato alla Scala Thielemann e ha dato prova di quanta flessibilità possa vantare la Staatskapelle di Dresda nell'affrontare nella stessa serata Beethoven e Bruckner. Del primo ha eseguito con Rudolf Buchbinder solista il Primo concerto per pianoforte; nonostante l'imponente organico (ridotto di pochi archi) l'impatto sonoro è stato squisitamente mozartiano, come se il direttore ne avesse voluto fare un'interpretazione cameristica, intima. Buchbinder ha dimostrato una precisione assoluta in perfetto accordo con un'orchestra cristallina, trasparente e l'esito non poteva che essere di assoluta limpidezza. Ma anche di freddezza e di distacco. Esecuzione da ammirare senza remore, ma poco emozionante se ne mettiamo da parte l'eccellenza. In chiusura di serata la Prima di Bruckner e in questo caso si rimane strabiliati da come la Staatskapelle di Dresda riesca a far coesistere leggerezza in certi passaggi ed enfasi controllatissima. Il compositore austriaco è veramente nelle corde del direttore e della sua orchestra.
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