"The Andersen Project": torna in Italia Robert Lepage, il maestro.
Caldo successo della prima italiana per il Romaeuropa Festival dello spettacolo di Robert Lepage, commissionato per il centenario del favolista danese dalla Fondazione Andersen.
Recensione
classica
Auditorium Parco della Musica Roma
Robert Lepage
27 Ottobre 2006
Se il giovane Hans Christian Andersen si fingeva cantante o danzatore pur di salire su un palcoscenico, in "The Andersen Project" Frederic Lapointe si millanta librettista pur di lavorare per l'Opéra de Paris essendo solo un paroliere rock anche se di successo. A chiamarlo, per sbaglio, è stato il direttore dell'Opéra, burocrate maneggione e come Andersen onanista. Il libretto deve basarsi sulla fiaba di Andersen "La Driade", una ninfa arborea smaniosa di vedere la capitale francese al punto di incarnarsi in una donna e dissipare la vita in una notte: anche Lapointe e l'autore della fiaba hanno smaniato per Parigi, entrambi alla ricerca della consacrazione artistica.
Lo spettacolo è un gioco di personaggi a specchio, in cui persino il concierge di un peep show e Fanny la cagnetta appaiono emanazioni del favolista danese. Elementi semplici, dal sapore postmoderno ma che consentono a Lepage di consegnarci una lezione di teatro e metateatro contemporaneo, dove la tecnologia –che pure colpisce nei suoi spettacoli– è residuale e puro riciclaggio funzionale a una iper-narrazione su diversi piani, in cui le parti brillanti spiccano rispetto alle meditative. Se Lepage è considerato uno dei padri dell'arte multimediale, in fondo è perché sogno, realtà, fiaba, racconto, riflessione sul teatro, passato e presente sono i diversi livelli incrociati e fusi in quel tono sospeso che è lo stile del canadese.
Interprete di tutti i ruoli, Lepage si produce in uno spettacoloso "a solo" di auto-teatro, virtuosistica e ulteriore metafora dell'auto-erotismo di Andersen, di cui si ha notizia attraverso i diari del danese che molto hanno colpito il regista-attore. Insomma, se il teatro assomiglia all'autoerotismo per Lapointe vuol dire che "stimola la fantasia e fa dormire tranquilli i bambini".
Interpreti: THE ANDERSEN PROJECT
Scritto, diretto e interpretato da Robert Lepage
Co-sceneggiatori Peder Bjurman, Marie Gignac
Co-scenografo Jean Le Bourdais
Co-disegnatore luci Nicolas Marois
Sound designer Jean-Sébastien Côté
Costumi Catherine Higgins
Burattini Normand Poirier
Realizzazione delle immagini Jacques Collin, Véronique Couturier, David
Leclerc
Produzione
Ex Machina
Co-realizzazione Romaeuropa Festival 2006, Fondazione Musica per Roma
Musiche
Gaetano Donizetti Una Furtiva Lagrima, eseguito da Vincenzo La Scola,
edizioni Naxos of America
Edvard Grieg Sonata per violino e pianoforte #1 in Fa maggiore, eseguito da
Olivier Charlier e Brigitte Engerer, edizioni Harmonia Mundi
Sarah McLachlan Sweet Surrender (DJ Tiësto Remix), edizioni Tyde Music &
Nettwerk Productions
Jacques Offenbach Pas de deux (dal balletto Le Papillon), eseguito da John
Georgiadis, edizioni Universal
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