Trionfale Pappano
Successo alla Scala con la London Symphony

Concerto davvero fuori dal comune quello con Antonio Pappano sul podio della London Simphony Orchstra, ospite della stagione sinfonica della Scala. Till Eulenspiegel di Richard Strauss, primo brano in programma, ha subito mostrato di quali sottigliezze il direttore sia capace di mettere in luce, con sezioni compatte, strumenti solisti di estrema precisione e contorni netti anche nei più violenti volumi di suono. Dopo lo sberleffo finale dei flauti all'impiccagione del buffone fiabesco e la ripresa del suo mito immortale, la risposta del pubblico è stata d'incontenibile entusiasmo. In seconda battuta il Concerto n. 5 per violino di Mozart, con solista d'eccezione Lisa Batiashvili. Violinisa di sicuro eccelsa, alla quale tuttavia il compositore non è forse il più confacente, perché l'esecuzione è risultata forzatamente scandita a discapito della cantabilità e della gioiosità. L'accoglienza in sala è stata comunque calorosissima, ricambiata da due bis: un brano di un non identificabile compositore georgiano e, insieme col primo violino della London, un Duetto di Bartók.
Nella seconda parte della serata la Symphonie fantastique di Hector Berlioz. Che siano gli effetti dell'oppio o della passione evocati in partitura, Pappano ha affrontato le Reveries iniziali con inconsueti languori e pacatezze per poi scatenarsi in pulsazioni furiose, ma sempre controllatissime. Un equilibrio misurato al millimetro che ha mantenuto durante tutta l'esecuzione, perché il direttore è capace di scantonare con eleganza dalle letture consuete, ma ogni inedita deviazione finisce sempre per ricomporsi e trovare la sua ragion d'essere. Così è stato anche nella finale parodia del Dies irae nella Marche au supplice. Al termine, richiamato più volte sul palco dagli applausi, Pappano ha preso la parola, ha ringraziato per la bella serata e ha offerto in cambio "tanto per rimanere in Francia" la Pavane pour une infante défunte di Maurice Ravel. Per poi segnalare a mani giunte che era ora di andare tutti a letto.
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
Pierre Jodlowski al Festival del Maggio Musicale Fiorentino
Alla Monnaie elegante la direzione d’orchestra di Nathalie Stutzmann
A S. Cecilia la seconda tappa dell’integrale delle sinfonie mahleriane, abbinata a un nuovo brano di Scaccaglia