Da Savall alla Argerich

Milano: la stagione della Società del Quartetto

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Jordi Savall
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La Società del Quartetto il 1° ottobre affida l'inaugurazione della stagione a Jordi Savall con le Musiciennes du Concert des Nation e Alfia Bakieva violino solista per una serata Vivaldi. Se l'appuntamento rispetta la tradizione, non lo fa di certo a novembre Abel Selaocoe, violoncellista sudafricano, che a Bach accosta due sue composizioni, una in collaborazione con l'olandese Michel van der Aa, e una novità assoluta dell'inglese Ben Nabuto. Accanto alla lista di nomi noti, sul sito compare anche un'importante novità, ed è la collaborazione del Quartetto con l'Orchestra Sinfonica di Milano diretta da Emmanuel Tjeknavorian, che compare anche come violinista in appuntamenti da camera, per una Schubertiade (ciclo sinfonico, pianistico, cameristico), segno dell'inizio di una interessante collaborazione fra le due istituzioni musicali. Fra le ottanta serate, da segnalare quella a novembre col Quartetto di Cremona in coppia col Goldberg (La morte e la fanciulla  di Schubert e l'Ottetto di Mendelssohn), a febbraio dell'anno prossimo con Jan Lisiecki, a marzo con Igor Levit, ad aprile l'appuntamento con la Akademie für Alte Music Berlin per le quattro Suites per orchestra di Bach. Sempre a marzo, l'Orchestra della Svizzera Italiana diretta da Charles Dutoit, avrà come solista d'eccezione Martha Argerich per il Primo concerto di Beethoven. Mentre in autunno '26 Bruno Canino e Antonio Ballista celebreranno la loro incrollabile amicizia pianistica con un programa funambulesco che spazierà da Mozart a Milhaud. Per gli appassionati delle integrali l'anno prossimo prenderà il via quella dei quartetti di Betthoven affidata al Quartetto Ébéne e per celebrare i cinquant'anni dalla morte di Šostakóvič al Teatro Studio Melato ci sarà l'integrale dei suoi quindici quartetti, eseguiti dai quartetti Nous, Indaco e Prometeo.

Durante la conferenza stampa per la presentazione del programma, illustrato dal direttore artistico Paolo Arcà, la presidente del Quartetto Ilaria Borletti Buitoni ha purtroppo rinnovato la lamentela per lo scarso appoggio dello Stato, che si limita al 10% delle entrate a causa di strampalati algoritmi, e sottolineato anche come l'associazione sia continuamente impegnata nel diffondere la musica in luoghi inconsueti, dagli ospedali al carcere, alla sede della Caritas Ambrosiana.

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