Chung e il Concertgebouw alla Scala
Successo per Mozart e Bruckner
Nella stagione sinfonica della Scala la prima delle orchestre ospiti è stato il prestigioso organico del Concertgebouw, diretto da Myung-Whun Chung, con il sorprendente accostamento del concerto per pianoforte in Sol maggiore K 453 di Mozart (solista Emanuel Ax) con la cupa e monumentale Settima sinfonia di Bruckner. L'aspetto gioioso e sornione del pianista ha subito chiarito con quale lieta familiarità avrebbe dialogato con l'organico a ranghi ridottissimi, spesso coi fiati concertanti. Ne è scaturita un'esecuzione limpida e cristallina, con momenti di rara eleganza, come nell'Andante il quasi timido manifestarsi del pianoforte dopo la lunga introduzione orchestrale, quasi non volesse rubare la scena ai colleghi. Al termine dell'Allegretto, con le evocazioni di divertenti situazioni teatrali, applausi interminabili, che il direttore ritraendosi ha elegantemente lasciato a Emanuel Ax. L'inevitabile bis è stato un valzer di Chopin, non identificabile da chi scrive questa nota, se non nella tonalità in si minore, col pianista sorridente che alla fine ha invitato il primo violino a far sgombrare in fretta il palco.
Pezzo forte della serata è stata ovviamente la sinfonia di Bruckner. Myung-Whun Chung ha potuto contare su un organico di prima grandezza quanto a coesione ed esperienza, con la sezione degli ottoni capace di sonorità piene, vellutate e al bisogno di volume impressionante. Davvero raro ascoltare una grande orchestra senza la minima sbavatura negli improvvisi e impegnativi mutamenti di colore. Il direttore ha così potuto anche sottolineare i dettagli più delicati e sognanti della gigantesca cattedrale sinfonica, come anche ottenere un'elegante levità nello Scherzo, che ha quasi ricordato Schubert, mentre spesso viene affrontato con greve meccanicità.
A fine serata lunghe ovazioni in sala, con Myung-Whun Chung fra le file degli orchestrali a ringraziare le prime parti, di certo col l'auspicio del pubblico di rivederlo presto sul podio.
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
Saltata la prima per tensioni sindacali, il Teatro La Fenice inaugura la stagione con un grande Myung-Whun Chung sul podio per l’opera verdiana
Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.