Simone Fernando Sacconi a cinquant’anni dalla scomparsa

In ricordo del liutaio, restauratore ed esperto ricercatore una nuova pubblicazione a lui dedicata

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Simone Fernando Sacconi - Viola tenore 1934  (foto Claudio Rampini)
Simone Fernando Sacconi - Viola tenore 1934 (foto Claudio Rampini)

Nel giugno di quest’anno ricorre il 50° anniversario della scomparsa di Simone Fernando Sacconi, liutaio, restauratore di strumenti antichi e ricercatore, uno dei massimi esponenti della liuteria del Novecento nato a Roma il 30 maggio 1895 e scomparso a Point Lookout, Long Island (NY) il 26 giugno 1973.

Per onorare la memoria di questo maestro liutaio, in occasione dell’anniversario della sua morte, è in uscita a giugno un nuovo corposo libro a lui dedicato: Simone Fernando Sacconi. Liutaio, restauratore ed esperto fra i massimi del Novecento, a cura dei liutai Wanna Zambelli e Marco Vinicio Bissolotti di Cremona. Oltre a numerosi nuovi contributi e aggiornamenti, in questa pubblicazione sono raccolti anche alcuni brani, documenti e fotografie tratti dal libro in italiano-inglese Dalla liuteria alla musica: l’opera di Simone Fernando Sacconi, dato alle stampe dall’Aclap di Cremona nel 1985 e presentato il 17 dicembre dello stesso anno alla Library of Congress di Washin¬gton, DC.

Simone Fernando Sacconi intento alla sgrossatura dello scontorno di uno strumento
Simone Fernando Sacconi intento alla sgrossatura dello scontorno di uno strumento

Sacconi ha scavato in fondo alla storia classica dell’arte liutaria muovendosi costantemente alla ricerca di sostanze naturali, di resine introvabili, in una continua sperimentazione: i suoi studi hanno portato così, fra tanto altro, alla preparazione di una nuova vernice molto simile a quella di Stradivari. Le ricerche condotte, le spiegazioni di fatti particolarissimi o apparentemente insignificanti hanno dimostrato che dopo Stradivari l’arte liutaria si è andata complicando a discapito della qualità, comportando la sostituzione di procedimenti e sostanze che originariamente erano semplici e naturali con qualcosa di complesso e non sempre migliore. È quella semplicità e quella qualità che Sacconi, nella vastità delle sue conoscenze ed esperienze, ha voluto recuperare.

Il maestro amava i suoi strumenti: come racconta la sua allieva cremonese Wanna Zambelli, li chiamava per nome e con ognuno di essi nasceva una storia d’amore unica. E amava insegnare i segreti del mestiere, contagiando i suoi allievi della passione che lo muoveva.

Un liutaio non è semplicemente un artigiano-artista, ma anche un uomo di scienza intriso di saggezza e di filosofia. Simone Fernando Sacconi è stato questo per un’intera generazione di musicisti e artigiani, un grande maestro rinascimentale che ha insegnato la sua arte con passione e dedizione, amando ogni suo strumento (costruito o restaurato) come se fosse una storia d’amore a sé stante.

Anche in questo senso, la pubblicazione del volume Simone Fernando Sacconi. Liutaio, restauratore ed esperto fra i massimi del Novecento, a cura dei liutai Wanna Zambelli e Marco Vinicio Bissolotti, vuole rendere omaggio ad un maestro della liuteria del Novecento a cinquant’anni dalla scomparsa.

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