Un Requiem per la Pasqua
Il 6 aprile il Requiem di Mozart con I Virtuosi Italiani diretti da Piercarlo Orizio e il Coro Ensemble Vocale Continuum diretto da Luigi Azzolini
Giovedì 6 aprile, a pochi giorni dalla Pasqua, al Teatro Ristori di Verona (ore 20.00) I Virtuosi Italiani propongono al pubblico uno dei grandi capolavori della storia della musica nel concerto emblematicamente intitolato “Dall’uomo a Dio— Un’ascesa verso l’infinito”.
Diretti da Piercarlo Orizio, accompagnati dal coro Ensemble Vocale Continuum di Trento diretto da Luigi Azzolini e affiancati da Giulia Semplicini (soprano), Daniela Pini (mezzosoprano), Blagoj Nakosky (tenore) e Gianfranco Montresor (basso), interpreteranno il Requiem in re minore per soli, coro e orchestra K 626 di Wolfgang Amadeus Mozart, ultima opera incompiuta del grande compositore.
«Sarà un appuntamento importante nella nostra stagione – sottolinea Alberto Martini, direttore musicale e artistico de I Virtuosi Italiani – una occasione per condividere un momento molto particolare dell’anno. Presenteremo il Requiem in re minore di Mozart nella versione del suo allievo, Franz Xaver Sussmayr, che raccolse gli appunti e completò questo grande capolavoro che unisce momenti di grande drammaticità e complessità emotiva, coinvolgendo il pubblico in una atmosfera ricca di patos, che commuove e che – grazie a tanti passaggi emozionanti e particolari – infonde anche grande energia».
«Il Requiem mozartiano K. 626 – spiega Luigi Azzolini, direttore del Coro Ensemble Vocale Continuum – rimane una delle pagine che ogni voce, sia solista che del coro, vorrebbe poter cantare, ogni direttore poter preparare, riscoprire e dirigere, ed ogni ascoltatore poterlo apprezzare in concerto, meglio se dal vivo in presenza. Lo “strumento” coro gioca uno dei ruoli straordinariamente importanti se non essenziale in questa costruzione dall’ evoluzione tanto lineare e suggestiva, quanto severa ed esecutivamente impegnativa. Solo la contrapposizione che viene espressa nelle due pagine forse più conosciute – anche se più “inflazionate da svariati utilizzi” del Requiem, il Dies Irae e il Lacrimosa – offrono un affresco straordinario e unico dell’ampio impegno richiesto, diviso fra imponenti e articolate sonorità e delicatissime ed intime espressività».
Il Requiem verrà preceduto dalla esecuzione del Libera me, Domine in re minore Hob XXIIb:1 di Franz Joseph Haydn e, sempre di Wolfgang Amadeus Mozart, dell’Ave Verum corpus, mottetto in Re maggiore K 618.
Per informazioni: www.ivirtuositaliani.eu.
Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche
A causa dei tagli alla cultura la coppia di sovrintendenti del teatro lancia l’allarme sui rischi per la sopravvivenza del teatro