Opera 2023, lo sguardo contemporaneo della Fondazione Haydn
Tra marzo e aprile quattro “viaggi nell’ignoto” che comprendono la prima assoluta di Peter Pan – The Dark Side di Wolfgang Mitterer
Dopo l’originale lettura per piano e voce in chiave pop del ciclo di Lieder Winterreise di Franz Schubert, proposta al Teatro Comunale di Bolzano domenica scorsa 19 marzo con protagonisti Oliver Welter, musicista e cantante dell’alternative rock band austriaca Naked Lunch, e la pianista e performer Clara Frühstück, prosegue il programma Opera 2023 della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, quest’anno titolato “When Night Falls”.
Appuntamento centrale del cartellone la prima assoluta di Peter Pan – The Dark Side (Teatro Comunale di Bolzano, 25 e 26 marzo) produzione della Fondazione Haydn che trasformerà un classico della letteratura del Novecento in un viaggio in terre più oscure e contemporanee. Protagonista un cast internazionale e un team artistico che comprende il compositore austriaco Wolfgang Mitterer, il regista e librettista britannico David Pountney e Daisy Evans, giovane regista d'opera apprezzata per il progetto d’avanguardia Silent Opera.
Opera 2023 prosegue, il 1 e 2 aprile al Teatro Sociale di Trento, con il mondo musicale di Toshio Hosokowa con Hanjo, opera con la regia di Luca Vegetti e la direzione musicale di Marco Angius.
A chiudere il programma il pluripremiato Curon/Graun (Teatro Zandonai di Rovereto, 4 aprile), vincitore della prima edizione del concorso di teatro musicale Fringe della Fondazione Haydn che, dopo oltre 18 esecuzioni e numerosi riconoscimenti, approda a Rovereto, città natale del regista Filippo Andreatta del Collettivo teatrale OHT. Parte integrante di queste ultime tre produzioni anche l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento.
«Attraverso questo programma – sottolinea la direttrice Monica Loss – la Fondazione Haydn punta a rafforzare le proprie sinergie con importanti istituzioni culturali italiane ed estere lavorando attivamente con piattaforme internazionali come Fedora e Opera Europa. Questo tipo di relazioni è vitale perché favorisce la circuitazione delle produzioni in un’ottica di sostenibilità, così come un virtuoso scambio di idee e pratiche innovative a tutti i livelli».
«Un programma ambizioso vive del sostegno di una rete di partner sul territorio regionale, in Italia e a livello europeo. – sottolinea il presidente della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento Paul Gasser – Un ringraziamento speciale va ai partner istituzionali come il Ministero della Cultura, la Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, le Province autonome e i Comuni di Trento e Bolzano, la Fondazione Cassa di Risparmio, Alperia e tutti i partner attivi come co-produttori dei progetti in cui mettiamo le nostre energie».
Per informazioni su www.haydn.it.
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