Gianluca Marcianò all' Orchestra della Magna Grecia
Molte altre novità nel mondo delle Istituzioni concertistico orchestrali
Le ICO (Istituzioni Concertistico Orchestrali) sono la colonna portante dell’attività sinfonica in Italia, che senza di loro si ridurrebbe a poca cosa, cioè a due sole orchestre sinfoniche stabili, Santa Cecilia a Roma e Nazionale della Rai a Torino, a qualche gruppo che si riunisce più o meno saltuariamente e ai concerti sinfonici che i teatri lirici inseriscono tra un’opera e l’altra. Le ICO finora erano tredici, ma solo in teoria, perché da alcuni anni quelle di Roma e Lecce hanno cessato l’attività. Ma c’è una grande novità, perché lo scorso luglio l’allora ministro della cultura Dario Franceschini ha ammesso ben dieci nuove ICO al finanziamento statale: considerati i tempi della burocrazia italiana, ci vorrà un po’ perché tutte queste nuove ICO comincino a funzionare a pieno regime ma si cominciano già a vedere i primi risultati.
Poiché molti conoscono solo l’ICO della propria città o regione, o non le conoscono affatto, questa breve e sinteticissima premessa era forse necessaria, prima di dire che l’Orchestra della Magna Grecia - che è appunto una ICO, con la peculiarità unica di dividersi tra due regioni, perché ha una doppia sede, a Matera e a Taranto - si è data recentemente un nuovo direttore principale, Gabriele Marcianò. Succede a Luigi Piovano – ottimo direttore d’orchestra e anche violoncellista noto e apprezzato in Italia e all’estero – che resterà legato all’Orchestra Magna Grecia e, dopo esserne stato per un decennio il direttore principale, continuerà ad essere uno dei riferimenti nella realizzazione delle prossime stagioni musicali in qualità di direttore emerito.
Piero Romano, direttore artistico dell’orchestra, è particolarmente felice del ruolo accettato entusiasticamente dal nuovo direttore principale: “Oggi sono felice: lavorando gomito a gomito con Gianluca Marcianò, abbiamo avuto la netta sensazione che insieme potessimo scrivere pagine importanti per il futuro dell’Orchestra Magna Grecia. Questo incarico, accettato da Marcianò con grande entusiasmo, non mancherà di suggellare nuovi grandi progetti, immediati e futuri. È il primo importante regalo che l’orchestra si fa per i suoi trent’anni di attività”.
Dal canto suo il neo direttore principale ha affermato: “Con l’orchestra sono pronto a svolgere un grandissimo lavoro, tour internazionali e grandi concerti, con repertori diversi, un patrimonio che rappresenta il segreto dell’Orchestra della Magna Grecia, che spazia dal classico al pop con grande professionalità, qualità dalle quali sono stato letteralmente affascinato”.
Gianluca Marcianò, nato a Lerici in Liguria, ha debuttato nel 2006 al Teatro Nazionale Croato di Zagabria e da allora ha diretto molti importanti teatri (English National Opera, Grange Park Opera, Scottish Opera, Opera North, Teatro dell’Opera di Minsk, Opera di Stato di Tbilisi, Teatro de la Maestranza di Siviglia, Teatro Lirico di Cagliari, Festival della Valle d’Itria) e orchestre (Royal Philharmonic Orchestra, English Chamber Orchestra, Armenian State Symphony Orchestra, Polish Baltic Philharmonic, Wroclaw Philharmonic, Georgian Philharmonic, Tokyo New City Orchestra, Hallé Orchestra di Manchester, Oviedo Filarmonia, Sinfonica del Principado de Asturias, Moscow City Symphony - Russian Philharmonic, Orchestra Sinfonica di Pechino, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini). Il suo prossimo concerto con l’Orchestra della Magna Grecia sarà il 17 novembre a Taranto, con replica il 18 a Matera. Vi parteciperà Valentina Lisitsa, eccellente pianista ucraina naturalizzata americana. Il concerto ha il titolo “Rachstar”, di per sé eloquente.
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