Baden-Baden capitale d’estate

Dall8 al 17 luglio al Festspielhaus di Baden-Baden Yannick Nézet-Séguin e la Chamber Orchestra of Europe presentano musiche di Johannes Brahms, Robert Schumann, Clara Wieck Schumann e Louise Farrenc

News
classica
Yannick Nézet-Seguin (foto George Etheridge)
Yannick Nézet-Seguin (foto George Etheridge)

Fino a un paio di stagioni fa era il festival di Valery Gergiev e del suo Teatro Mariinskij, ma da questa stagione il Festival d’Estate del Festspielhaus di Baden-Baden cambia pelle e diventa il festival di Yannick Nézet-Séguin, l’attuale direttore musicale della Metropolitan Opera di New York.

“La capitale d'été”, questo il nuovo titolo del festival in programma dall’8 al 17 luglio 2022, prende a prestito una definizione del 1847 della cittadina termale del giornalista di viaggi Eugène Guinot: “Se un ignorante chiedesse qual è la capitale d'Europa, gli verrebbe risposto: l’Europa ne ha due, una invernale, Parigi, e una estiva, Baden-Baden.” Nelle intenzioni del sovrintendente del Festspielhaus, Benedikt Stampa, il Festival d’Estate di Baden-Baden vuole rifarsi al pacifico spirito europeo della metà del XIX secolo, mentre sul piano artistico l’idea è di continuare dedicare a cicli tematici legati alla figura di un compositore, dopo l’integrale delle sinfonie beethoveniane dirette da Nézet-Séguin nel 2021.

Al centro della programmazione sarà dunque Yannick Nézet-Séguin nella doppia veste di direttore d’orchestra della Chamber Orchestra of Europe, di cui il direttore canadese è membro onorario, e di pianista per un programma dedicato a Johannes Brahms ma anche alle compositrici Clara Wieck-Schumann e Louise Farrenc. Proprio nella cittadina termale Johannes Brahms e la vedova Schumann coltivarono la loro amicizia durante molte estati, incontrando i colleghi per fare musica e discutere.

Apertura l’8 luglio con la Chamber Orchestra of Europe diretta da Nézet-Séguin nella Sinfonia n. 1 di Brahms e nel Concerto per pianoforte e orchestra della sedicenne Clara Wieck Schumann con Beatrice Rana solista. Il 9 luglio Yannick Nézet-Séguin e Beatrice Rana saranno impegnati in un programma di musiche per pianoforte a quattro mani composte da Brahms, Schumann, Schubert e Ravel. Il 10 luglio torna la Chamber Orchestra of Europe diretta da Nézet-Séguin nel Concerto per pianoforte e orchestra di Robert Schumann, dedicato alla moglie Clara, ancora con Beatrice Rana, seguito dalla Sinfonia n. 2 di Brahms, completata a Baden-Baden, nota come “Die Lichtentaler”, dal nome della valle della cittadina. Il 15 luglio il ciclo Brahms continua con il Concerto n. 1 per pianoforte con il solista Seong-Jin Cho, vincitore del Concorso Chopin, e la Sinfonia n. 3 della compositrice francese Louise Farrenc sempre con la Chamber Orchestra of Europe diretta da Nézet-Séguin. Interamente dedicato a composizioni da camera di Wolfgang Amadeus Mozart il concerto del 16 luglio con i musicisti della Chamber Orchestra of Europe e Yannick Nézet-Séguin al pianoforte. Conclusione il 17 luglio con il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra di Brahms ancora con Seong-Jin Cho solista e la Sinfonia n. 2 di Louise Farrenc.

Il concerto del 10 luglio 2022 sarà trasmesso in diretta streaming nel cortile del monastero dell’Abbazia di Lichtenthal, mentre per la durata del festival sarà anche visitabile gratuitamente la piccola dimora affittata da Johannes Brahms durante numerose estati.

In occasione del prossimo Festival d’Estate è annunciata la diffusione della registrazione dell’integrale delle sinfonie di Beethoven sotto la direzione di Yannick Nézet-Séguin in collaborazione con Deutsche Grammophon. Anche le sinfonie di Brahms e i due concerti per pianoforte eseguiti da Beatrice Rana saranno oggetti di una registrazione, la cui uscita è prevista per l’estate 2023.

Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche

classica

Dal 2027 sarà il nuovo direttore musicale

classica

Era il "papà" del Rossini Opera Festival

classica

A causa dei tagli alla cultura la coppia di sovrintendenti del teatro lancia l’allarme sui rischi per la sopravvivenza del teatro