La nuova stagione dell’Oper Frankfurt
Nonostante la situazione finanziaria incerta, non cambiano le linee programmatiche di Bernd Loebe, da vent’anni alla guida del teatro
“Quali saranno le conseguenze finanziarie della pandemia, quando per mesi abbiamo potuto far accedere solo 250 spettatori? Quale contributo verrà richiesto ai Teatri Comunali per partecipare al consolidamento del bilancio della Città di Francoforte?” Sono alcune delle domande che riflettono l’inquietudine di Bernd Loebe, sovraintendente e direttore artistico dell’Oper Frankfurt da venti stagioni, che alla conferenza stampa di presentazione della nuova stagione rivolge agli amministratori della città un appello: “Possiamo solo sperare che il virus non ritorni con veemenza e che la Città di Francoforte, per equilibrare il bilancio, non sacrifichi i teatri, la cui importanza è fondamentale per il pubblico, la regione e il mondo interessati all’arte.”
Al momento, il piano economico di rientro dal debito per il 2022/23 presentato dall’amministrazione comunale prevede un taglio ai Teatri Comunali, da cui dipende anche l’Oper Frankfurt, di circa 81,5 milioni di euro, dei quali circa 53 a carico della sola Oper Frankfurt. Numeri che evidentemente obbligherebbero, se non alla chiusura, a un fortissimo ridimensionamento dell’attività del teatro lirico della città. Nonostante un futuro molto incerto, il programma dell’Oper Frankfurt per la prossima stagione prevede oltre 400 eventi in totale, dei quali 175 saranno rappresentazioni liriche. Saranno 11 le nuove produzioni e 14 le riprese del nuovo cartellone, oltre a otto serate di Lied e una ricca offerta di spettacoli e attività educative per il pubblico più giovane.
Apre la serie delle nuove produzioni il 2 ottobre Die Zauberflöte di Mozart con la regia di Ted Huffman e la direzione di Julia Jones, che cederà il podio nella ripresa di aprile a Simone di Felice. L’ultima recita dello spettacolo, in programma il 22 aprile 2023, coinciderà con l’inizio del nuovo Festival Mainly Mozart, co-organizzato dall’Oper Frankfurt fra il 22 e 30 aprile con le altre istituzioni musicali della città, cioè l’Alte Oper, la Frankfurter Museum Gesellschaft, la Frankfurt Radio Symphony e la Frankfurt Radio Big Band. Il 6 novembre, Sebastian Weigle sarà sul podio dell’Opernhaus per Die Meistersinger von Nürnberg di Wagner in un nuovo allestimento di Johannes Erath. A seguire, Asmik Grigorian sarà L’incantatrice nell’opera di Pëtr Il´ič Čajkovskij con la direzione di Valentin Uryupin e la regia di Vasily Barkhatov (prima il 4 dicembre 2022).
Il nuovo anno si apre al Bockenheimer Depot con la prima assoluta di Blühen, seconda opera del compositore sloveno Vito Žuraj su un libretto di Händl Klaus liberamente tratto dal racconto Die Betrogene (L’inganno) di Thomas Mann. L’esecuzione musicale è affidata all’Ensemble Modern diretto da Michael Wendeberg e l’allestimento sarà curato da Brigitte Fassbaender (prima il 22 gennaio 2023). Dopo il contemporaneo torna il barocco con Orlando di Händel in un nuovo allestimento firmato da Ted Huffman con la direzione di Simone Di Felice (prima il 29 gennaio 2023). Un’autentica rarità proveniente dai Tiroler Festspiele di Erl spicca nel cartellone di febbraio: si tratta della Francesca da Rimini di Saverio Mercadante, che avrà la direzione di Ramón Tebar e la regia di Hans Walter Richter (prima il 26 febbraio 2023). Marzo segna il ritorno di Claus Guth che nella prossima stagione firmerà il nuovo allestimento di Elektra di Richard Strauss con la direzione musicale di Sebastian Weigle (prima il 19 marzo 2023). Sarà interamente affidato a un cast di debuttanti dall’opera Studio del teatro il dittico britteniano The Prodigal Son e The Burning Fiery Furnace che avrà la direzione musicale di Lukas Rommelspacher e la regia di Manuel Schmitt (prima il 2 aprile 2023). Un altro dittico, molto insolito, sarà presentato sul palcoscenico dell’Opernhaus: Der Zar lässt sich fotografieren di Kurt Weill e Die Kluge di Carl Orff. La regia sarà curata da Keith Warner mentre la direzione musicale sarà affidata a Yi-Chen Lin (prima il 9 aprile 2023). In coproduzione con la Komische Oper di Berlino Hercules, secondo allestimento händeliano della stagione con la regia di Barrie Kosky e la direzione di Laurence Cummings (prima il 30 aprile 2023). Chiude il cartellone delle novità il nuovo allestimento di Die ersten Menschen di Rudi Stephan curato da Tobias Kratzer con la direzione musicale di Sebastian Weigle, che con questo titolo insolito lascia l’incarico di direttore musicale del teatro a Thomas Guggeis, attualmente Kappelmeister alla Staatsoper di Berlino.
Non solo classici fra le 14 riprese, che vedono anche il ritorno del fortunato allestimento di Der ferne Klang di Schreker firmato da Damiano Michieletto e il raro Le vin herbé di Frank Martin presentato in piena pandemia. Nella tradizionale rassegna di Liederabend spiccano i nomi di Asmik Grigorian, Benjamin Bernheim, Maria Agresta e Jessica Pratt.
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