Nuove lettere inedite di Verdi a Cammarano

Pubblicata la seconda edizione del Carteggio Verdi-Cammarano (1843-1852) a cura di Carlo Matteo Mossa, edito dall’Istituto Nazionale di Studi Verdiani

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Nuova luce sul rapporto di lavoro che legò Giuseppe Verdi al librettista Salvatore Cammarano e sulla genesi di opere come Trovatore, Luisa Miller, La battaglia di Legnano, Alzira. Pubblicata la seconda edizione del Carteggio Verdi-Cammarano (1843-1852) a cura di Carlo Matteo Mossa (Parma, Istituto Nazionale di Studi Verdiani, 2021), secondo volume dell’Edizione Nazionale dei Carteggi e dei Documenti Verdiani. Il testo aggiorna l’edizione del 2001 dell’epistolario (sempre a cura di Mossa), includendo tra l’altro trentasei lettere inedite di Verdi indirizzate a Cammarano che nel 2017 erano state messe all’asta da Sotheby’s di Londra e acquistate dal Mibact per metterle a disposizione degli studiosi. Il volume, che contiene anche altri documenti inediti e un aggiornamento dello stato degli studi e della bibliografia, è costituito complessivamente da centotrentasei lettere scritte tra il giugno 1843 e il luglio 1852.

01_Copertina Verdi Cammarano

Come spiega Fabrizio Della Seta, Presidente dell’Edizione nazionale dei carteggi e dei documenti verdiani (istituita dal Ministero dei beni e delle attività culturali nel 2015), «il secondo volume che esce sotto l’egida dell’“Edizione nazionale” si pone nel segno della continuità con la precedente “Edizione critica dell’epistolario”, pubblicata dall’Istituto Nazionale di Studi Verdiani dal 1988 al 2014. Si tratta infatti dell’edizione rinnovata (non semplicemente riveduta) del Carteggio Verdi-Cammarano (1843-1852) uscito nel 2001 in quella serie. La novità sta, in primo luogo, nel numero dei documenti, quasi tutti sconosciuti in precedenza, che qui si pubblicano per la prima volta; ma la necessità di inserirli in un corpus già definito ha obbligato a rivedere interamente quest’ultimo, colmando lacune temporali e conoscitive, correggendo alcune valutazioni, aggiornando le informazioni alla luce della non scarsa bibliografia specialistica apparsa nei vent’anni trascorsi».

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Le novità più importanti che emergono, spiega il curatore Carlo Matteo Mossa, concernono la genesi del Trovatore, trattata in undici degli autografi ritrovati. Sette lettere inedite riguardano inoltre Luisa Miller, sei Battaglia di Legnano, cinque Alzira, sette il mai compiuto Re Lear, altre trattano di soggetti presi in considerazione ma non portati a termine (Cora, L’assedio di Firenze, Marco Visconti, Cleopatra, Cassandra, Vanina Vanini, Teresa e Foscarini…). «Si tratta – dice Mossa – di scritti che restituiscono alcune novità rilevanti per la conoscenza del rapporto tra Giuseppe Verdi e Salvatore Cammarano (iniziato nel 1843, e andato modificandosi nel corso degli anni), e sulla genesi delle opere che ne furono il frutto».

«Avanza così – osserva Luigi Ferrari, Presidente dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani – la ricomposizione del mosaico di una corrispondenza che chiarisce alcune questioni pratiche – le solite, legate ai rapporti fra compositore e librettista – a cui si affiancano le saporite argomentazioni di teoria drammaturgica di cui Verdi non è mai avaro e che ogni volta aprono scorci nuovi sulla sua mentalità artistica e la sua visione del vero».

Il volume verrà distribuito in forma gratuita a Istituti di ricerca, Biblioteche, Università e Conservatori mentre alcune copie saranno acquistabili sul sito dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani: www.studiverdiani.it.

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