Il Festival di Salisburgo 2022

Tornano i grandi numeri e i grandi nomi nella prossima edizione del festival in programma fra il 18 luglio e il 31 agosto

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Lo staff del Festival (Foto Neumayr Leo)
Lo staff del Festival (Foto Neumayr Leo)

Torna a puntare sui grandi numeri il Festival di Salisburgo per l’edizione in programma fra il 18 luglio e il 31 agosto: 174 eventi in cartellone, di cui 54 destinati al pubblico più giovane, in 17 luoghi diversi distribuiti sui 45 giorni del festival. Saranno sei le produzioni liriche, di cui due in forma di concerto, una, Il barbiere di Siviglia, ripresa dal Festival di Pentecoste, e due riallestimenti: Die Zauberflöte con la regia di Lydia Steier e la direzione di Joana Mallwitz, ripresa dall’edizione 2020, e Aida con la regia di Shirin Neshat e la direzione di Alain Altinoglou, che sostituisce Riccardo Muti sul podio nel 2017.

Fra le tre nuove produzioni, alla Feslsenreitschule spicca l’insolito dittico con Il castello di Barbablù di Bela Bartók e De temporum fine comoedia di Carl Orff, che proprio a Salisburgo fu presentata per la prima volta nel 1973 sotto la direzione di Herbert von Karajan e che sarà presentata nella revisione definitiva del 1981. Dopo il controverso Don Giovanni della scorsa edizione, sarà la coppia Teodor Currentzis e Romeo Castellucci a curare l’allestimento, che vedrà Ausrine Stundyte e Mika Kares nell’opera di Bartók e Nadezhda Pavlova e Helena Rasker in quella di Orff oltre alla presenza della Gustav Mahler Jugendorchester, del Coro MusicAeterna, del Coro Bach di Salisburgo e del Coro di bambini del Festival e del Teatro di Salisburgo (prima: 26 luglio). Mai troppo presente nei programmi del festival, il Trittico di Puccini (con una sequenza diversa rispetto alle abitudini) arriva sul palcoscenico del Großes Festspielhaus in una produzione firmata da Christof Loy con Asmik Gregorian impegnata nei tre ruoli di Lauretta, Giorgetta e Angelica, e la direzione di Franz Welser-Möst alla guida dei Wiener Philharmoniker (prima: 29 luglio). Sarà Barrie Kosky a curare l’allestimento di Káťa Kabanová di Leoš Janáček alla Felsenreitschule con Corinne Winters come Káťa ed Evelyn Herlitzius come Kabanicha e la direzione di Jakub Hrůša (prima: 7 agosto). In forma di concerto saranno presentate Jakob Lenz di Wolfgang Rihm (27 luglio) con l’ensemble Le Balcon e la direzione di Maxime Pascale, e Lucia di Lammermoor (25 agosto) protagonista Lisette Oropesa con la Mozarteumorchester diretta da Daniele Rustioni.

Come sempre molto ricco anche il cartellone sinfonico con il tradizionale ciclo “Ouverture Spirituelle” a tema “Sacrificium” con, fra gli altri appuntamenti, Diario del dolore con musiche di Luigi Nono eseguite da Cantando Admont e Klangforum Wien diretti da Sylvain Cambreling (19 luglio), Jephte di Händel con Monteverdi Choir e English Baroque Soloists diretti da John Eliot Gardiner (20 luglio), Hiob con musiche di Gija Kantscheli e Orlando di Lasso interpretate da Anna Prohaska con i The Tallis Scholars diretti da Peter Phillips (22 luglio), l’oratorio Isacco di Josef Mysliveček con Collegium Vocale 1704 diretto da Václav Luks (23 luglio), Jeanne d’Arc au bûcher di Arthur Honegger con Isabelle Huppert, Coro del Bayerischen Rundfunks e SWR Symphonieorchester diretti da Maxime Pascal (24 luglio), e Messiah di Händel con La Capella Reial de Catalunya e Le Concert des Nations diretti da Jordi Savall /27 e 28 luglio). Fra gli altri appuntamenti del cartellone sinfonico, il tradizionale ciclo con i Wiener Philharmoniker, orchestra da sempre residente al festival, con le presenze sul podio di Christian Thielemann, Andris Nelsons, Riccardo Muti, Daniel Barenboim, Esa Pekka Salonen. In programma, inoltre, concerti della Gustav Mahler Jugendorchester, della SWR Symphonieorchester, dell’ORF Radio-Symphonieorchester di Vienna, della West-Eastern Divan Orchestra, di musicAeterna, dei Berliner Philharmoniker e della Pittsburgh Symphony Orchestra, e un omaggio a Wolfgang Rihm con due concerti del Klangforum Wien diretto da Sylvan Cambreling.

Le quattro serate di Lied vedranno in cartellone Julia Kleiter in coppia con Christian Gerhaher, Matthias Goerne, Jonas Kaufmann e Diana Damrau accompagnata dall’arpista Xavier de Maistre.

 

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