“cresc…”, fra io e noi
Molte novità nella sesta edizione del festival biennale di musica contemporanea di Frankfurt Radio Symphony e Ensemble Modern con un focus su Islanda e Africa occidentale
"Me We" (“Me noi”): è la risposta che il pugile Muhammad Ali dette a un gruppo di studenti che gli chiedevano una poesia nel 1975. Quel “Me We” è stato scelto come motto per l’edizione 2022 di “cresc…”, il festival biennale di musica contemporanea promosso da Ensemble Modern e dalla Frankfurt Radio Symphony. “In questi tempi di isolamento, vorremmo creare numerosi incontri, anche interattivi, tra stili, esperienze, emozioni, luoghi e culture con la prossima edizione di 'cresc...' – dice Michael Traub, direttore della Frankfurt Radio Symphony – Facciamo incontrare la musica contemporanea con il funk fantascientifico e l’afro-beat, l'Islanda con l'Africa occidentale, l'arte sonora con l'arte culinaria.” La sesta edizione di “cresc…” si svolgerà fra 25 e 27 febbraio e 4 e 5 marzo fra Francoforte, Darmstadt e Offenbach e si concentrerà, in particolare, sull'incontro tra due aree geografiche, Islanda e Africa occidentale, e la trasformazione di un "io" artistico-individuale in un "noi" socio-politico-collettivo.
Apertura il 25 febbraio nella hr-Sendesaal di Francoforte con le Earth Dances per orchestra (1985–86/2001) di Harrison Birtwistle, eseguite in concerto da Ensemble Modern e Frankfurt Radio Symphony diretti da Dima Slobodeniouk e come installazione sonora e luminosa in prima assoluta al hr-Fernsehstudio 1 in un progetto di Klaus Grünberg con la regia del suono di Norbert Ommer. Il 26 febbraio in “Fire & Ice” ancora alla hr-Sendsaal la Frankfurt Radio Symphony diretta da Daníel Bjarnason e Martin Grubinger alle percussioni eseguiranno brani di Veronique Vaka, María Huld Markan Sigfúsdóttir oltre a due novità di Páll Ragnar Pálsson e Daníel Bjarnason. Il 27 febbraio al Capitol di Offenbach Ensemble Modern, Der Chor Frankfurt con il contralto Helena Rasker e il tenore Michael Schiefel presenteranno Night Shift per ensemble, pubblico, coro e solisti di Catherine Milliken (2021) su testi e drammaturgia di Patrick Hahn.
Doppio concerto in programma il 4 marzo alla Centralstation di Darmstadt, il primo con la Liberation Orchestra of Inverted Traditions in composizioni di Jessie Cox anche percussionista, e il secondo con la hr-Bigband e la vocalist Sofia Jernberg in “Black to the Future – Sci-Fi Funk & Afro-Beat” diretti da Samuel Jon Samuelsson. Chiusura il 5 marzo con un doppio appuntamento: al Künstlerhaus Mousonturm di Francoforte IEMA-Ensemble 2021/22 e Schallfeld Ensemble in “Reflections” proporranno un concerto con due prime assolute di Elena Rykova e Pablo Garretón oltre a music box / selbstportrait mit ligeti und strawinsky (und messiaen ist auch dabei) di Marko Nikodijević e un omaggio a Louis Andriessen con Workers Union (1975). Al Frankfurt LAB in “Give us a poem – ICCS young_professionals” l’Ensemble Modern con il soprano Nina Guo diretti da Sara Caneva e Angus Lee propone una sequenza di pezzi in prima assoluta dei partecipanti al decimo seminario internazionale di composizione per il 2021/22, Katherine Balch, Omer Barash, Phillip Krebs, Piotr Peszat e Kitty Xiao, e finale con il coinvolgimento del pubblico in MeWeMeal – ein Do-it-Yourself-Agit-Pop-up-Restaurant e la partecipazione di freitagsküche di Francoforte.
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