La scomparsa di Udo Zimmermann
Il compositore e sovrintendente dell’Opera di Lipsia e della Deutsche Oper di Berlino si è spento a Dresda a 78 anni
Il compositore Udo Zimmermann è morto a 78 anni a Dresda dopo una lunga malattia. Nel capoluogo della Sassonia, Zimmermann era nato il 6 ottobre 1943 e si era formato presso la locale Musikhochschule studiando composizione, direzione d’orchestra e canto prima di passare all’Akademie der Künste di Berlino. Già dagli anni ’60 si afferma come uno dei compositori più importanti nella musica contemporanea della DDR grazie ai suoi lavori sinfonici e da camera. Il teatro musicale rappresenta però la dimensione più significativa della sua attività non solo di compositore. Per due anni è assistente di Walter Felsenstein alla Komische Oper di Berlino, prima di essere nominato nel 1970 consulente per la drammaturgia per il teatro musicale contemporaneo alla Semperoper di Dresda, incaruco che conserva fino al 1985. A Dresda è fra i fondatori dello Studio Neue Musik, da cui è nato il Centro di Musica Contemporanea di Dresda e infine, nel 2004, il Centro Europeo per le Arti di Hellerau, di Zimmermann è stato direttore artistico fino al 2008. Fra il 1997 e il 2011 Zimmermann è stato direttore artistico della serie di concerti Musica Viva della Radio Bavarese, commissionando oltre 200 composizioni.
Dopo la caduta del muro, Zimmermann diventa sovraintendente dell’Opera di Lipsia, incarico che mantiene fino al 2001, distinguendosi per le commissioni a compositori come Karlheinz Stockhausen, Dieter Schnebel e Jörg Herchet e per l’attenzione alla produzione contemporanea. Sotto la sua direzione, l’Opera di Lipsia viene nominata “teatro lirico dell’anno” nel 1993. Dopo l’improvvisa scomparsa di Götz Friedrich, gli subentra alla sovraintendenza della Deutsche Oper di Berlino proseguendo la sua programmazione attenta alle grandi firme della regia e ancora alla produzione contemporanea. Nonostante Zimmermann rimanga solo due stagioni alla guida del teatro, i suoi spettacoli lasciano un segno a partire da Intolleranza 1960 di Luigi Nono con la regia di Peter Konwitschny, alla visionaria Messa di Requiem di Verdi e alla stralunata Salome con la regia di Achim Freyer, al monumentale Saint François d'Assise di Messiaen allestito dall’archistar Daniel Liebeskind fino al controverso Idomeneo con la regia di Hans Neuenfels.
Come compositore, Udo Zimmermann lascia un corpus importante di lavori, dei quali sono sei quelli destinati alla scena. Frau questi, Die Weiße Rose (La rosa bianca), opera da camera per due cantanti e 15 strumenti ispirato alle lettere dei fratelli Sophie e Hans Scholl, è quello di maggiore successo, con oltre 200 produzioni sceniche a tutt’oggi.
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