L’Istituzione Sinfonica Abruzzese riparte
55 concerti, dai classici ai Queen, tra L’Aquila e altri centri fino a Roma grazie alla collaborazione col Centro di Congressi “La nuvola”
Andrà dal 16 ottobre al 24 aprile la nuova stagione dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese (ISA). Sono 26 produzioni per un totale di 55 concerti, eseguiti non solo in varie città dell’Abruzzo ma anche in Toscana, Umbria, Marche e Lazio. La sede principale resta però il ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila, intitolato a Vittorio Antonellini, fondatore sia dell’orchestra abruzzese che del complesso I Solisti Aquilani.
Come afferma il presidente Bruno Carloni, non si tratta soltanto di ripartire dal punto in cui si era prima dei due lunghi lockdown ma di individuare nuove linee di sviluppo, ideando «una stagione fortemente innovativa, che si rivolge anche ad un pubblico che difficilmente si avvicina al nostro repertorio e che speriamo invece di affascinare e di conquistare». Il direttore artistico Ettore Pellegrino aggiunge: «Non faremo mancare nulla al nostro pubblico. Avremo ovviamente il grande sinfonismo, ma anche incursioni nella musica jazz e sudamericana e omaggi ai grandi gruppi rock del ‘900 dai Queen, ai Pink Floyd ai Beatles».
Il primo concerto il 16 ottobre all’Aquila (ma sarà portato anche a Terni e a Tortoreto) ha come protagonista il primo clarinetto della Scala Fabrizio Meloni, in veste sia di solista che di direttore d’orchestra, che eseguirà tra l’altro il Concerto per clarinetto di Mozart. Tra i concerti successivi spiccano quello diretto da Nicola Paszkowski con una star del violino quale Ilya Grubert e un impegnativo programma che allinea il Concerto per violino di Čajkovskij e la Sinfonia n. 4 di Beethoven. Poi Daniel Oren sul podio per la Sinfonia n. 5 di Beethoven e il Concerto per violoncello di Schumann, che vede come solista la giovane Erica Picotti, una grande promessa della musica italiana che è ormai da considerarsi una splendida realtà. Alessio Allegrini, primo corno dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, sarà impegnato in due programmi: il 12 marzo si presenta in veste di direttore d’orchestra, in musiche di Schubert e Hummel, e il 23 aprile torna per il concerto di chiusura, in cui sarà impegnato sia come strumentista che come direttore in musiche di Richard Strauss (Concerto per corno) e Beethoven (Coriolano e Sinfonia “Eroica”).
Una novità della prossima stagione è l’accordo di collaborazione con “La Nuvola”, il nuovo centro di congressi romano progettato da Fuksas, che al suo interno ha un auditorium di oltre 1.800 posti. L’ISA vi replicherà vari suoi concerti, come quello intitolato “Apocalisse nel deserto” con video di Herzog e musiche di Wagner, Schubert, Grieg, Verdi, Part e Prokof’ev ed Emma Bonino nell’insolita veste di voce recitante. Si prosegue con un omaggio ai Queen, con Roberto Molinelli come arrangiatore e direttore d’orchestra. Poi un programma tutto da scoprire, dal sibillino titolo “All you need is love – L’economia spiegata con i Beatles”, che sarà diretto da Valentino Rampini, mentre Federico Rampini condurrà il pubblico nei segreti rapporti tra l’economia e il quartetto di Liverpool. E ancora “Lezioni di piano” con musiche dei Pink Floyd e Michael Nyman dirette da Marco Moresco, con la partecipazione di Gilda Buttà al pianoforte e dell’Ensemble vocale Ready Made. A Roma l’ISA andrà anche per eseguire nella Basilica dell’Ara Coeli un programma molto più classico, basato sul Requiem e altre musiche sacre di Mozart, dirette da Jacopo Sipari, che in precedenza dirigerà a L’Aquila e Chieti un galà di fine anno, con molto Verdi e Puccini ma anche con inserti di Strauss e Lehár, ammiccando al concerto di capodanno di Vienna.
Ma non è tutto. Il programma completo e dettagliato lo si può leggere qui.
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