Maggio in agitazione
Firenze: sciopero e La Traviata va in scena con il pianoforte
Superlavoro, disorganizzazione. Queste le accuse rivolte dai sindacati dei dipendenti del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino alla gestione del sovrintendente Alexander Pereira. Benché rappresentati come sempre da due sigle distinte e non comunicanti, tecnici e orchestra, i dipendenti del Maggio hanno attuato la minaccia di sciopero sull'ultima recita di Traviata di ieri sera, mentre è possibile che rientri la minaccia sul concerto sinfonico diretto anche questo da Zubin Mehta, previsto per il 7 ottobre. La Traviata prevista in data 5 ottobre è andata pertanto in scena col pianoforte (Andrea Severi) e Zubin Mehta sul podio… se vogliamo chiamarlo così (ricordiamo che in passato, a Firenze, altri direttori non si sono prestati a questo gioco, ad esempio Roberto Abbado una decina d'anni fa). Per ciò che riguarda il superlavoro, diamo pure un'occhiata al calendario della settimana: 1° ottobre concerto sinfonico diretto da Manfred Honeck (Cantus di Paert, Concerto doppio per flauto, oboe e orchestra di Ligeti, Quinta di Cajkovskij), 7 ottobre concerto sinfonico diretto da Zubin Mehta (Sesta di Beethoven e Missa in Tempore Belli di Haydn), una recita di Linda di Chamounix il 3 ottobre, Traviata il 2 e il 5: cinque recite in una settimana, fra cui tre di due opere diverse, e due programmi concertistici (con un pezzo crediamo da studiare ex novo, quello di Ligeti). Dario Nardella, il sindaco di Firenze, solidarizza peraltro con Pereira (del resto lo ha nominato lui) e definisce “inspiegabile" lo sciopero in questione.
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