Le operine tascabili di Nuovi Spazi Musicali
Sono quattro quest’anno le operine presentate dal festival di Ascoli Piceno, di cui tre in prima esecuzione assoluta
La quarantaduesima edizione del festival di musica contemporanea “Nuovi Spazi Musicali” di Ascoli Piceno si svolgerà dal 15 al 31 ottobre. Il programma predisposto dalla direttrice artistica Ada Gentile ha come fulcro le sere del 15 e del 29, ciascuna delle quali dàrà l’occasione di ascoltare due “operine tascabili”. Il soggetto comico, la brevità, il piccolo numero di interpreti tanto vocali che strumentali e le scene ridotte al minimo sono le caratteristiche di questo genere di operine, che da anni sono il “marchio di fabbrica” del festival marchigiano: invece di essere un limite, tutte queste restrizioni si trasformano in uno stimolo per librettisti e compositori e infatti negli anni passati i risultati sono stati ottimi, tanto che molte di queste piccole opere sono state replicate in varie città.
Nella serata inaugurale saranno eseguite le prime due operine di questa edizione. Una, Adamo ed Eva di Mario Berlinguer, tratta dall’omonimo capitolo di Parola di Giobbe di Giobbe Covatta, è una novità assoluta. “È una parodia in cui il tema sacro - spiega il compositore - viene trattato in maniera divertita e divertente, che si fa spesso beffe del tono ieratico del testo di riferimento per ricondurlo a un linguaggio e a delle modalità decisamente più popolari”. La seconda operina è Superficie Boh! “opera buffa in un atto, tre quadri e due intermezzi pubblicitari” di Biagio Putignano (su libretto di Paolo Peretti liberamente tratto da L'incognita "Mah" di Valeria Parrella), che è già stata eseguita con successo quattro anni fa ad Ascoli e altrove .
Le altre due operine tascabili, che andranno in scena il 29 settembre, sono entrambe delle novità assolute. Ho lasciato l’assurdo sul comodino di Fabrizio De Rossi Re su libretto di Luis Gabriel Santiago è, come spiega il compositore, “una raccolta di brevissime riflessioni riguardo ai viaggi futuri ed alle fughe da un mondo in rovina verso luoghi indefiniti”. L’altra è Contaminazioni musicali di Ada Gentile su testi di Stefano Benni e Ivana Manni. Lasciamo anche in questo caso la parola all’autrice: “mi sono avventurata in un terreno molto accidentato e per me inusuale: quello delle contaminazioni e citazioni musicali, cimentandomi con varie forme musicali come il tango, il rock, il valzer, il rep etc. per dar vita ad alcuni degli immaginifici animali creati da Benni […] Inoltre ho utilizzato anche dei versi di Ivana Manni e strani e divertenti scioglilingua di vario genere”. Interpreti di queste operine saranno i cantanti Annalia Di Ciccio e Stefano Stella, l’attrice Pamela Olivieri, la voce recitante Donatella Ferretti e il direttore Giuliano Di Giuseppe. Non ci sono registi e scenografi, poiché la messa in scena è realizzata dagli stessi autori e interpreti.
Intorno a queste due serate teatrali stanno i concerti del pianista Alessio Falciani (musiche di grandi virtuosi dell’Otto-Novecento e del contemporaneo Gabrio Taglietti), del duo Andrea Biagini al flauto e Luigi Sini alla chitarra (autori moderni e contemporanei: Panni, Feldman, Fujikura, Pennisi, Vandor e Gregoretti) e del Quartetto di Fiesole col pianista Andrea Rucci (Milhaud e Debussy). Inoltre una serata speciale intitolata “Dante Alighieri incontra Cecco D’Ascoli” con Donatella Ferretti, Ivana Manni e la chitarrista Giulia Cappelli.
Tutti gli appuntamenti sono all’Auditorium Neroni, messo a disposizione dalla Fondazione Carisap: una bella sala realizzata in una ex chiesa perfettamente ristrutturata.
Sia il festival che il nuovo auditorium sono sicuramente delle carte che Ascoli Piceno potrà giocarsi per sostenere la sua candidatura a Capitale della Cultura per il 2024.
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