Il Maggio riapre i battenti
Il 17 giugno con Mehta sul podio
Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino riapre i battenti con un ciclo di sette concerti sinfonici e sinfonico-corali (17, 20, 23, 27, 30 giugno, 3, 7 luglio), sotto la guida del suo direttore onorario Zubin Mehta, tranne quello del 27 che vedrà sul podio Daniele Gatti. In ottemperanza alle norme anti-Covid sul distanziamento e le schermature tra gli orchestrali e coristi, e nel pubblico, la disponibilità della sala sarà limitata a 200 spettatori e i biglietti saranno messi in vendita da lunedì 15 a 100 euro, ma c’è anche la possibilità di acquistare i concerti sulla piattaforma online Idagio (la stessa che ha supportato il recentissimo concerto in streaming con il tenore Francesco Meli) al prezzo di 9,90 euro. La ripartenza avviene dal repertorio del classicismo viennese, dagli organici sufficientemente contenuti per poterli distanziare: le sinfonie e le composizioni sacre di Haydn e Mozart, Franz Schubert, di cui Mehta dà l’avvio in questo ciclo concertistico, all’integrale delle sinfonie che completerà in autunno, nel primo programma (17 giugno) e in quello del 3 luglio un’escursione nella seconda scuola di Vienna che comincia con il concerto per violino di Alban Berg, solista Leonidas Kavakos, e prosegue con i Sei pezzi per orchestra di Webern, e c’è anche il Beethoven del Terzo concerto pianistico nel concerto del 23 giugno, solista l’amico di una vita di Mehta Daniel Barenboim, e il preclassicismo di Gluck, con le danze dell’ Orfeoe Euridice, accostate alle sinfonie haydniane “Maria Theresia” e “La Reine” nel concerto diretto da Gatti il 27. Da ricordare, sul versante sacro, Mozart con il mottetto Esultate,Jubilate (Eva Mei solista) e la Messa dell’Incoronazione nel concerto del 20 giugno, e la messa “In tempore belli” di Haydn il 7 luglio.
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Il concerto sarà trasmesso domenica 22 dicembre in diretta su Rai 1 dopo l’Angelus da San Pietro