Perdite da Covid-19 per le orchestre indipendenti in Francia
I risultati di una indagine indicano un crollo del 43% negli ingaggi fino a metà maggio e stimano in circa 11 milioni di euro le perdite, di cui 2 milioni a carico delle orchestre
Les Arts florissants, Les Talens Lyriques, Les Musiciens du Louvre, Le Concert d'Astrée, così come molti altri ensemble indipendenti, sono stati gravemente colpiti dalla crisi. Sono state cancellate oltre 1.200 performance, con una perdita di fatturato di oltre 11 milioni di euro.
Situazione finanziaria molto pesante anche per le orchestre indipendenti francesi a causa delle cancellazioni causate dall’emergenza sanitaria. La Fédération des ensembles vocaux et instrumentaux spécialisés (FEVIS) ha condotto una indagine fra il 29 e il 12 maggio per una prima ricognizione dell’impatto della crisi sui bilanci dei propri associati, fra i quali ci sono prestigiosi ensemble come Les Arts Florissants, i Talens Lyriques, i Musiciens du Louvre e il Concert d'Astrée. I dati raccolti da 91 gruppi indicano 1282 cancellazioni su 3012 eventi musicali inizialmente programmati, cioè un crollo del 43%. A questo, si sommano 1394 giorni di prove e 54 giorni di registrazioni, che corrisponde una perdita di 2730 giorni lavorativi. Dal punto di vista dell’impatto finanziario, tali cifre comportano una diminuzione dei ricavi quantificabile in circa 45,6% ossia oltre 11 milioni di euro. Scontando le compensazioni assicurate da alcuni dei teatri o dei festival agli ensemble già scritturati, comunque in misura molto ridotta (circa il 6,7% degli spettacoli cancellati), e gli aiuti al settore musicale messi in campo dal governo francese, le orchestre indipendenti dovrebbero accollarsi circa 2 milioni di euro di perdite, cioè circa il 20% del fatturato previsto. Cifre preoccupanti che gettano un’ombra preoccupanti sulla sopravvivenza di molti gruppi, se si considera che il “business model” prevalente in queste orchestre si fonda per circa il 70% su redditi propri e autofinanziamento non potendo contare su contributi pubblici. E la realtà potrebbe anche essere più fosca se si considera che le cifre diffuse da FEVIS non riflettono completamente le cancellazioni dei grandi festival estivi in Francia, annunciate dopo il periodo di rilevamento, e che per tornare a un’attività a regime di teatri e festival occorrerà aspettare ancora a lungo.
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