Udin&Jazz annuncia il programma (Covid permettendo)
In controtendenza, il festival jazz di Udine annuncia l'edizione 2020, dal 26 giugno al 24 luglio
Le strategie dei festival di fronte all’emergenza sanitaria sono diverse: c’è chi – come ha fatto ad esempio Novara Jazz – salta direttamente all’edizione 2021 confermando parte del programma. C’è chi cancella e basta, c’è chi rimanda all’autunno. E c’è anche chi conferma, introducendo la formula «Corona virus permettendo» nell’annuncio (e c’è da temere che tale formula diventerà comune nei prossimi mesi).
È il caso di Udin&Jazz, che – in controtendenza, e con un certo coraggio – non rinuncia all’edizione del trentennale, con la direzione artistica di Giancarlo Velliscig.
Per ora nessuna data e nessuna location precisa: il festival sarebbe previsto (condizionale d’obbligo) tra il 26 giugno e il 24 luglio a Udine, con puntate in altre località della regione, e con chiusura a Grado (nell’ambito di GradoJazz).
Rimangono i nomi, di alto livello: per la chiusura sono annunciati Herbie Hancock, Stefano Bollani (con il progetto dedicato a Jesus Christ Superstar), Dee Dee Bridgewater, Gilberto Gil…
E poi John Patitucci, Omar Hakim con gli Ozmosys, Paolo Fresu con Daniele Di Bonaventura, Chiara Civello, Mauro Ottolini con l’Orchestra dell’Ottovolante, Enzo Favata, Danilo Gallo, Claudio Cojaniz con Giovanni Maier e molto altro ancora.
La situazione è complessa, e troppe sono le variabili sul tavolo, dalle decisioni del governo italiano all’effettiva possibilità per i musicisti internazionali di viaggiare. Rimane, al momento, un positivo segnale da ottimismo – si prende anche quello, in giorni come quelli che stiamo vivendo.
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