La nuova stagione della Staatsoper di Berlino

La Staatsoper di Berlino festeggia 450 anni, molto Mozart e prime di Francesconi, Ronchetti, Widmann e Steen-Andersen

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La Staatsoper di Berlino
La Staatsoper di Berlino

Anche la berlinese Staatsoper Unter den Linden guarda avanti e presenta la nuova stagione nel pieno della chiusura dei teatri e con l’inquietudine di non riuscire a concludere la stagione in corso. E inquietudine è la parola chiave scelta per la prossima stagione interpretata in senso positivo come fattore che guida le persone e non le fa stare ferme. Non sta certo ferma la Staatsoper che annuncia già alcuni slittamenti per la stagione in corso, come il rinvio della nuova produzione di Così fan tutte prevista per i Festtage alla prossima stagione così come l’Idomeneo la cui ripresa nella prossima stagione diventerà una prima. Per il resto, la nuova stagione riprenderà il format consolidato del teatro, con 7 nuove produzioni e i tre cicli Linden 21 con quattro nuove produzioni e una prima mondiale, i Barocktage dal 13 al 22 novembre e i Festtage dal 26 marzo al 5 aprile, oltre a numerose riprese (per un totale di 26 titoli d’opera) e oltre 90 concerti che assommeranno a 360 gli eventi del cartellone. Inoltre per ricordare i 450 anni dalla fondazione della Staatskapelle di Berlino, l’orchestra in forza al teatro, è previsto un vero e proprio festival dal 5 al 12 settembre con diversi concerti, fra cui la Sinfonia n. 9 di Ludwig van Beethoven e una prima assoluta di Jörg Widmann. Il 12 settembre, data del venerando compleanno, il teatro festeggia aprendo le porte a tutto il pubblico in un “Tag der Offenen Tür für Alle”.

Apre la serie delle nuove produzioni la prima versione in tedesco di Quartett di Luca Francesconi con la direzione di Daniel Barenboim, la regia di Barbara Wysocka e Mojca Erdmann e Thomas Oliemans come interpreti (3 ottobre). Mitridate re di Ponto di Mozart con Pene Pati, Julie Fuchs, Elsa Dreisig, Jakub Józef Orliński e Anna Prohaska, Les Musiciens du Louvre diretti da Marc Minkowski e la regia di Satoshi Miyagi (13 novembre) sarà il piatto forte dei Barocktage, che prevedono anche le riprese di Orfeo ed Euridice di Gluck, dell’Orfeo di Monteverdi e dell’Orfeo di Carl Heinrich Graun presentato in forma di concerto. Al mito di Orfeo sarà anche consacrato il ciclo di Linden 21, Never Look Back – Ein Orpheus-Festival in collaborazione con gli studenti dell’Universität der Künste, della Hochschule für Schauspielkunst “Ernst Busch” e del Centro Interuniversitario per la Danza di Berlino. In programma la prima assoluta di Walk the Walk di Simon Steen-Andersen (10 settembre), la prima versione tedesca di Le avventure di Pinocchio di Lucia Ronchetti con la regia di Swaantje Lena Kleff e la direzione di Adrian Heger (17 gennaio 2021) e Thomas di Georg Friedrich Haas con la regia di Barbora Horáková Joly e la direzione di Max Renne (16 aprile 2021).

Calixto Bieito firmerà la regia del Lohengrin con la direzione di Matthias Pintscher e Roberto Alagna e Sonya Yoncheva protagonisti (13 dicembre). Simon Rattle salirà sul podio per Jenůfa in un allestimento di Damiano Michieletto con Camilla Nylund, Evelyn Herlitzius, Stuart Skelton e Ladislav Elgr fra gli interpreti (14 febbraio). Non sarà il Così fan tutte vittima del coronavirus in questa stagione ma Le nozze di Figaro l’inizio del ciclo Mozart-Da Ponte al centro dei Festtagen 2021(27 marzo). L’allestimento sarà curato da Vincent Huguet e la direzione musicale da Daniel Barenboim e Riccardo Fassi, Nadine Sierra, Elsa Dreisig, Gyula Orendt, Marianne Crebassa oltre ai veterani Waltraud Meier e Siegfried Jerusalem nel cast. In cartellone anche la ripresa di Parsifal con la regia di Dmitri Tcherniakov e la direzione di Daniel Barenboim, che sarà anche pianista con Martha Argerich nel Concerto per due pianoforti KV 365 di Mozart nell’ambito della rassegna. Chiusura di stagione dedicata a Puccini con la nuova produzione de La fanciulla del West diretta da Antonio Pappano in allestimento di Lydia Steier con Anja Kampe, Yusif Eyvazov e Michael Volle (13 giugno 2021), che si aggiunge a La bohème, Tosca e Madama Butterly solidamente nel repertorio della Staatsoper.

 

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