La Deutsche Oper di Berlino presenta la nuova stagione
Nella prossima stagione sette le nuove produzioni con Marina Abramović, due nuove giornate del Ring des Nibelungen di Stefan Herheim, molti classici e spazi per nuovi compositori
Sette nuove produzioni che si aggiungono al massiccio repertorio nella nuova stagione della Deutsche Oper di Berlino, che ha presentato il nuovo programma appena in tempo prima della chiusura delle sale da spettacolo berlinesi per l’emergenza coronavirus.
Anteprima di stagione già il 19 agosto con 7 Deaths of Maria Callas, progetto operistico di Marina Abramović con musica originale di Marko Nikodijević e scene da opere di Vincenzo Bellini, Georges Bizet, Gaetano Donizetti, Giacomo Puccini e Giuseppe Verdi. Cura la regia la stessa Abramović mentre la direzione musicale è affidata a Yoel Gamzou. Lo spettacolo è frutto di una coproduzione con l’Opera di Stato Bavarese, l’Opéra national de Paris, l’Opera Nazionale Greca e il nostro Maggio Musicale Fiorentino. Fra le nuove produzioni, prosegue il Ring des Nibelungen con la direzione di Donald Runnicles e la regia e le scene di Stefan Herheim, cui, dopo il Rheingold in programma alla fine dell’attuale stagione (la prima è il 12 giugno), si aggiungono Die Walküre con Lise Davidsen come Sieglinde e Nina Stemme come Brünnhilde (prima il 27 settembre) e Siegfried con Simon O’Neill protagonista (prima il 24 gennaio). In programma inoltre la nuova produzione del verdiano Simon Boccanegra con George Peteanu protagonista firmata da Vasily Barkhatov per la regia e con la direzione musicale di Jader Bignamini (prima il 22 novembre), e della Francesca da Rimini di Riccardo Zandonai con la regia di Christof Loy, la direzione di Carlo Rizzi e Sara Jakubiak protagonista (prima il 14 marzo). Completano il cartellone delle nuove produzioni una versione scenica della Matthäuspassion di Johann Sebastian Bach con la direzione di Alessandro De Marchi e la regia di Benedikt von Peter (prima il 25 aprile) Fidelio di Beethoven con la direzione di Donald Runnicles e l’allestimento di David Hermann. In programma infine Lamé di Léo Delibes con Jodie Devos protagonista in una versione concertante diretta da Enrique Mazzola (20 marzo).
Nel cartellone delle riprese, a 4 anni dalla prima assoluta torna L’Invisible in occasione degli 85 anni del compositore Aribert Reimann (dal 26 febbraio) e si potrà rivedere anche Das Wunder der Celiane di Erich Wolfgang Korngold nel festeggiatissimo allestimento di Christoph Loy (dal 9 maggio).
Al Tischlerei, spazio destinato ai progetti sperimentali e alle collaborazioni con artisti della scena indipendente berlinese e internazionale, la regista Anna-Sophie Mahler presenta Waldesruh, serata di teatro musicale con interventi di esperti in materia di foreste, trascrizioni di Felix Mendelssohn Bartholdy, Robert Schumann, Franz Schubert arrangiate da Michael Wilhelmi e Triadic Memoriesper pianoforte solo di Morton Feldman in conclusione (dal 1° ottobre). In programma inoltre The Making of Blond, installazione scenica di Gesine Danckwart con composizioni di Thomas Kürstner e Sebastian Vogel (dal 5 marzo), e Neue Szenen V: 3 Scheiterhaufenserata musicale in tre parti di Sara Glojnarić, Sergey Kim e Lorenzo Troiani, i tre giovani laureati del concorso di composizione “Neuen Szenen” in collaborazione con la berlinese Hochschule für Musik “Hanns Eisler” (dal 30 aprile).
In chiusura, il sovrintendente Dietmar Schwarz ha comunicato che il suo teatro sta lavorando per rescindere il contratto con Plácido Domingo la cui presenza era prevista nel giugno 2021 nella ripresa del Don Carlos come Posa. Schwarz ha dichiarato di aver mantenuto la presunzione di innocenza fino alle note vicende recenti che hanno coinvolto il cantante spagnolo. “Ci dispiace molto che sia finita così” ha chiosato il sovrintendente.
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