I premi onorari della critica discografica tedesca 

Premiato anche il musicologo torinese Alberto Basso per la “Vivaldi Edition” 

News
classica
Alberto Basso
Alberto Basso

Sono tre i vincitori dei premi onorari della critica discografica tedesca per il 2020. Si tratta del direttore François-Xavier Roth, al musicologo Alberto Basso e al rapper e produttore musicale Moses Pelham. 

Fondatore dell’ensemble Les Siècles, François-Xavier Roth è attualmente direttore musicale della Gürzenich Orchester di Colonia. Nella motivazione, si sottolinea l’unicità delle sue registrazioni discografiche, oltre alla vastità del repertorio da lui frequentato con le sue orchestre: “Il suo repertorio spazia dal primo barocco al presente più recente. E con ogni progetto che affronta, Roth stabilisce nuovi standard. Il suo motto: «La musica provoca. Questa è un’esperienza. La musica che non provoca è noiosa.»"

Sul premio al torinese Alberto Basso, si sottolinea soprattutto il suo impulso alla discografia vivaldiana, da lui curata e avviata nel 2001 con “Vivaldi Edition” per l’etichetta Naïve, che ha raggiunto i 58 numeri e non si ferma là. “Uno dei più grandi progetti di edizione nella storia del disco – sottolinea la motivazione – il progetto prevede la registrazione di tutte le circa 450 opere di Vivaldi, i cui manoscritti si trovano nella Biblioteca Nazionale di Torino: opere liriche e musica sacra, arie, cantate, sonate, sinfonie e naturalmente moltissimi concerti, nessuno dei quali è uguale all'altro. La ricchezza di questo repertorio non smette mai di stupire ad ogni nuova uscita della collana: la passione di Basso e la sua competenza garantiscono interpretazioni di altissimo livello e precisione scientifica. L’opera di una vita.” 

Oltre ai premi onorari, assegnato anche il Nachtigall, il riconoscimento ad artisti eccezionali che hanno avuto un’influenza duratura sulla vita musicale e hanno contribuita a renderla migliore. Vincitrice dell’edizione 2020 è Brigitte Fassbaender, mezzosoprano e da diversi anni regista lirica, “una cantante eccezionale, che ha lasciato la sua impronta in oltre mezzo secolo di cultura canora sulle scene liriche e concertistiche, da un lato vivendo nella memoria di innumerevoli persone in molte brillanti interpretazioni come mezzosoprano, e dall’altro idolo e docente per generazioni di cantanti e di pari successo come regista e direttore artistico.” 

 

Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche

classica

Dal 2027 sarà il nuovo direttore musicale

classica

Il 2024 ha rappresentato un anno di svolta tra attività di rete, promozione culturale e valorizzazione del territorio

classica

Il 27 novembre Simon Boccanegra inaugura la Stagione 2024-25 dell’Opera di Roma