Richard Strauss va in biblioteca
Scaduti i diritti, la Biblioteca della Sassonia mette a disposizione online gratuitamente molto materiale documentale e sonoro sulle opere straussiane composte per Dresda
Trascorsi 70 anni dalla morte, dall’inizio di quest’anno le opere di Richard Strauss sono diventate di pubblico dominio e la SLUB, la Biblioteca Regionale e Universitaria della Sassonia, ne approfitta per mettere a disposizione nel proprio sito web una ricca scelta di materiali che documentano vita e opere del compositore bavarese. Grande è la soddisfazione di Barbara Wiermann, responsabile del dipartimento musicale della SLUB: "Si aprono nuove possibilità per dare accesso alle diverse fonti nello spazio digitale, che le rende facilmente consultabili da musicisti, studiosi e appassionati. Strauss ha combattuto con veemenza per il diritto d'autore in vita ed ha ottenuto molto. Crediamo, tuttavia, che dopo un periodo così lungo, il libero accesso alle fonti sosterrà ulteriormente l’approfondimento artistico e scientifico della sua opera.”
A Dresda Richard Strauss conobbe i suoi più grandi successi e si affermò come uno dei compositori maggiori in terra tedesca e non solo. Nella città sassone 9 delle sue 15 opere andarono in scena per la prima volta, inizialmente grazie alla stretta collaborazione con Ernst von Schuch, direttore musicale della Semperoper dal 1882 e grande sostenitore della musica moderna, che nel suo teatro tenne personalmente a battesimo Feuersnot (1901), Salome (1905), Elektra (1909) e Der Rosenkavalier (1911) oltre a consacrare il compositore dedicandogli una “Settimana Strauss” già nel 1909. La tradizione continuò fino agli anni ’30 del secolo scorso e Richard Strauss continuò ad avere un occhio di riguardo per Dresda e il suo teatro.
Oltre ai titoli più noti, la collezione contiene bozzetti autografi di opere meno note come Intermezzo, Die ägyptische Helena e Die schweigsame Frau, fra le altre. Esposte anche le lettere di Strauss al direttore Ernst von Schuch e al Kapellmeister Hermann Kutzschbach. Il lavoro preparatorio del Rosenkavalier a Dresda può essere ricostruito attraverso i bozzetti di scenografia e i modelli dei costumi di Alfred Roller oltre i materiali orchestrali impiegati alla prima rappresentazione. Disponibili inoltre materiali su Salome, Elektra, Rosenkavalier e Die Frau ohne Schatten in possesso della Staatskapelle di Dresda, riordinati e digitalizzati dalla SLUB nell’ambito del programma di digitalizzazione sostenuto dal governo della Sassonia. Messe a disposizione anche circa 320 registrazioni d’epoca di lavori straussiani con molti cantanti della Semperoper oltre a brani diretti da Fritz Busch.
I materiali straussiani sono consultabili gratuitamente nei seguenti siti:
www.slubdd.de/strauss (panoramica)
www.slubdd.de/straussdigital (manoscritti e stampe)
www.slubdd.de/strausston (registrazioni audio)
Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche
Il 27 novembre Simon Boccanegra inaugura la Stagione 2024-25 dell’Opera di Roma