Jader Bignamini a Detroit 

La Detroit Symphony Orchestra ha scelto il suo prossimo direttore musicale che prenderà il posto di Leonard Slatkin 

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Jader Bignamini
Jader Bignamini

È un amore antico quello delle orchestre americane per i direttori italiani. Dopo la recente nomina di Enrique Mazzola alla Lyric Opera di Chicago, Jader Bignamini è stato nominato alla direzione musicale della Detroit Symphony Orchestra a partire dalla prossima stagione. La nomina è arrivata mentre Bignamini stava provando con l’orchestra il programma del concerto di domani, che comprende il Concerto per violino n. 1 di Paganini e la Symphonie Fantastique di Berlioz. L’impegno come direttore musicale prevede tre concerti del ciclo classico della stagione concertistica della Detroit Symphony Orchestra e si aprirà nella sua nuova funzione con la Nona Sinfonia di Beethoven il prossimo 10 dicembre nell’Orchestra Hall della città americana. 

Nativo di Crema, il quarantatreenne Jader Bignamini si è formato al Conservatorio di Piacenza prima di diventare clarinettista dell’Orchestra Sinfonica “Giuseppe Verdi” di Milano. Il suo debutto come direttore d’orchestra avviene all’età di 28 anni e da allora la nuova attività lo assorbe completamente con molti incarichi soprattutto, ma non solo, nei teatri lirici internazionali è inoltre direttore residente della Verdi di Milano. In questa stagione Bignamini ha in programma una Traviata all’Opera di Stato Bavarese, un Onegin a Klagenfurt e un’Aida alla Canadian Opera Company di Toronto, oltre a debutti con le orchestre di Houston, Dallas e del Minnesota. Con la Detroit Symphony Orchestra Bignamini aveva debuttato nel giugno 2018 dirigendo la Turandot di Puccini in sostituzione dell’indisposto Leonard Slatkin, direttore musicale uscente. A questa era seguita la direzione della Quarta Sinfonia di Gustav Mahler nell’ottobre scorso. Il sito dell’orchestra lo descrive come un “jazz aficionado” desideroso di immergersi nella ricca scena jazz di Detroit e di esplorare la sua nuova seconda città di residenza con la moglie Lidia, anche lei clarinettista, e i due figli, che suonano tromba e trombone. 

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