Addio a Cesare Dapino

Aveva 80 anni, era stato sovrintendente della neonata Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.

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La copertina del "Libretto italiano nell'Ottocento", Einaudi, volume curato da Cesare Dapino
La copertina del "Libretto italiano nell'Ottocento", Einaudi, volume curato da Cesare Dapino

Un dubbio sulla giusta citazione da un libretto? Si può chiedere a Cesare. Una perplessità su una traduzione? Si può chiedere a Cesare. Era così Cesare Dapino, morto all'età di 80 anni a Torino il 1° gennaio, un uomo geniale e versatile, che traduceva Byron e fischiettava Rigoletto. Si è occupato di radio e televisione (è stato un alto dirigente Rai), è stato tra i fondatori dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai (ne era il sovrintendete alla nascita, nel 1994), ha tradotto libri di poesia per Einaudi, ha curato antologie sulla librettistica italiana, ha collaborato con la casa editrice EDT dalla sua fondazione e si è anche occupato della traduzione italiana delle Guide Lonely Planet. Aveva anche fatto un cameo come attore in "Maggio Musicale", il film del 1989 del suo amico Ugo Gregoretti. Insomma, difficile incasellarlo in un solo ruolo, lui che poteva intrattenerti, amabilmente e con grande ironia, sulle gesta del suo amato Toro o sull'interpretazione di un direttore d'orchestra sul podio della sua amata Osn Rai.

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