La Spagna di Nono
La terza edizione del Festival Luigi Nono alla Giudecca è dedicata al rapporto del compositore veneziano con la Spagna e l’America Latina
In programma fra 11 e 13 ottobre nella veneziana isola della Giudecca la terza edizione del Festival Luigi Nono alla Giudecca. Tema del festival è il rapporto del compositore veneziano con la Spagna e con l’America Latina. In programma, composizioni su testi di poeti di lingua spagnola e tematiche legate alla Spagna e all’America Latina, dagli anni '50 agli anni' 80.
Si apre venerdì 11 ottobre nella sede della Fondazione Archivio Luigi Nono nell’ex convento dei Santi Cosma e Damiano con una mostra di testi poetici e politici impiegati da Luigi Nono per la realizzazione delle sue composizioni con annotazioni autografe e schizzi oltre a una selezione di fotografie dei viaggi di Luigi Nono con la famiglia in America Latina e Spagna. La mostra si apre con gli interventi di Nuria Nono Schönberg e del critico Dino Villatico sul tema “Poesia e musica, avanguardie a confronto - Nono e la poesia di lingua spagnola”. Segue l’ascolto acusmatico di Y entonces comprendió di Luigi Nono nell’esecuzione di Alvise Vidolin con l’introduzione di Veniero Rizzardi.
La seconda giornata del festival si apre con un laboratorio didattico centrato su “Federico García Lorca, la Spagna e Luigi Nono” coordinato da Paolo Dal Molin nella sede dell’Archivio Luigi Nono. Segue il percorso tra parole e musica di “Luces y sombras de Andalusia” dell’Ensemble Luigi Nono fatto da studenti e docenti dell’Istituto Comprensivo Luigi Nono di Mira e l’inaugurazione della mostra “El circulo de piedra” nello Spazio Bocciofila di Corte dei Cordami, con le 15 litografie di diversi artisti contemporanei e il disco di Y entonces comprendió di Nono realizzati in occasione dell'esecuzione alla Piccola Scala di Milano nel 1970. Chiusura con un intervento coreografico di Virgilio Sieni su La lontananza nostalgica utopica futura di Nono.
Ancora letture di testi poetici musicati da Nono in apertura della terza e ultima giornata del festival con gli attori dell’Accademia Teatrale Veneta guidati da Jacopo Zerno, seguiti dall’ascolto dei Tre epitaffi per Federico García Lorca. Chiusura con un concerto alla Chiesa del Redentore introdotto dal filosofo Massimo Cacciari. In programma Hay que caminar soñando di Luigi Nono per 2 violini (1989) con le soliste Giulia Pecora e Li Xinyu del Conservatorio “G. Verdi” di Torino.
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