L’Accademia di Santa Cecilia conferma Antonio Pappano come direttore musicale
È il quarto rinnovo dal 2005 e arriverà fino al dicembre 2023, fatte salve possibili e probabili proroghe
Antonio Pappano è stato riconfermato direttore principale dell’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia fino al 2023: lo ha annunciato Michele Dall’Ongaro, presidente dell’Accademia stessa. Questo è il quarto rinnovo e così Sir Antonio ricoprirà quest’incarico per ventitre anni, quasi un record tra i direttori delle maggiori orchestre internazionali attualmente in carica: forse lo batte soltanto Temirkanov, dal 1988 direttore della Filarmonica di San Pietroburgo. E non è affatto detto che nel 2023 non ci sarà un altro rinnovo, anzi tutto fa pensare che l’Accademia non si vorrà privare di Pappano e che Pappano non se la sentirà di lasciare Roma. D’altronde i risultati sono sotto gli occhi di tutti: l’orchestra, che già era ad un ottimo livello, è ulteriormente migliorata, ogni anno compie lunghe tournée in tutto il mondo, dall’America del nord e del sud all’estremo oriente, ed è tra le più attive in campo discografico, dove ha collezionato numerosi premi. Ma il risultato più straordinario è l’amore – perché di questo si tratta e non soltanto di stima e ammirazione – del pubblico per il direttore anglo-americano, accolto da Roma a braccia aperte.
"Prolungare il mio incarico, in un’istituzione che amo e in una città che mi ha accolto a braccia aperte, è per me un motivo di grande orgoglio", ha dichiarato Antonio Pappano. "In questi anni, con l'Orchestra e con il Coro, abbiamo raggiunto importanti traguardi. Lavoriamo seriamente ogni giorno e continueremo a farlo per offrire a noi stessi, ma soprattutto a questa città e al nostro amato pubblico, il livello artistico ed emotivo che tutti ci meritiamo”.
Anche il presidente Dall’Ongaro prova un senso di orgoglio: "È con grande orgoglio che posso annunciare che il M° Pappano ha accettato la nostra proposta di rinnovo della carica di Direttore Musicale fino al dicembre del 2023". E ha sottolineato “la grande sintonia con la visione della musica del Maestro, del modo di proporla, della sua funzione profondamente legata alla condivisione di valori e idee. Proseguire questa collaborazione significa quindi sviluppare questo percorso di crescita confermando quel ruolo di riferimento nella città e nel panorama internazionale che sempre più diffusamente ci viene riconosciuto".
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