Giancarlo Giannini è Mozart tra le donne
Al Teatro Olimpico di Vicenza, l’attore interpreta il pensiero di Mozart insieme a Sonig Tchakerian e Roberto Prosseda
Alle Settimane musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, sabato 8 giugno si sarebbe dovuto accompagnare Mozart nel viaggio verso Praga con una narrazione tratta dal celebre romanzo di Eduard Mörike, scandita al ritmo delle Sonate per violino e pianoforte KV 378 e 454. Ma quest’anno l’Effetto Mozart, spazio declinato alla vita e all’opera del compositore salisburghese già in altre edizioni della rassegna, si è arricchito di alcuni brani pianistici e colorato di rosa per trattare del rapporto tra Mozart e le sue donne attraverso una scelta di lettere a loro indirizzate. Anticipato da un piacevolissimo incontro con l’istrionico musicologo Lorenzo Arruga, utile a immergersi nel clima musicale settecentesco e nello stile compositivo di Mozart, l’evento ha visto sul palco la violinista Sonig Tchakerian, da quest’anno direttore artistico delle Settimane musicali, come di consueto scalza e vestita di rosso accanto al pianista Roberto Prosseda, amico e prezioso interprete della rassegna. Protagonista indiscusso della serata, Giancarlo Giannini ha dato voce al pensiero di Mozart con particolare sensibilità e intelligenza. La sua lettura delle lettere ha giustamente evidenziato la maturità del compositore, evitando stereotipi comuni, sottolineando i passaggi ironici di questi scritti con garbo e semplicità. Una lettura penetrante e allo stesso tempo calibrata su pesi minimi, utile a dar rilievo alle sfaccettature psicologiche di Mozart. Particolarmente a suo agio sul palco dell’Olimpico, l’attore si muove dalla sua postazione al pianoforte per richiamare l’intervento della musica. Si rompe così spontaneamente la scansione iniziale verso una compenetrazione tra suono e parola, esaltata dalla condivisione del respiro musicale dei tre interpreti. All’esecuzione finale della Campanella di Paganini, Giancarlo Giannini si esibisce in una dirompente interpretazione del monologo di Marco Antonio da Giulio Cesare di Shakepeare che scatena ulteriormente il pubblico.
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